Garmont: corrono fatturato ed Ebitda, nasce una co-lab ecologica con ACBC

Di

Gianluca Bolelli

Pubblicato il
28 feb 2023

Cammina a passo svelto la crescita economica di Garmont. L’azienda trevigiana di calzature per l’outdoor nata nel 1964 ha infatti chiuso l’esercizio 2022 con un incremento del fatturato aggregato pari al 60%, a 40,5 milioni di euro, nonostante un anno “caratterizzato da congiunture di mercato tutt’altro che favorevoli”, sottolinea in un comunicato. Le famiglie di prodotti di punta si confermano Hiking ed Avvicinamento e nel futuro aziendale si affaccia un preciso percorso rivolto alla sostenibilità.

Brand che produce calzature e scarponi tecnici per le diverse esigenze della montagna, dall’alpinismo al trekking, dall’hiking al lifestyle più modaiolo, senza dimenticare il mondo tactical, Garmont ha anche registrato un Ebitda consolidato di oltre il 16% a fine 2022 ed è distribuito in più di 40 nazioni mondiali.
 
“Nell’esercizio 2022 abbiamo disegnato una strategia che ci ha permesso di mantenere le nostre posizioni di mercato, tenendo però in considerazione le congiunture economiche negative del periodo, in uno scenario in cui le materie prime della filiera calzaturiera sono state meno disponibili e i costi di produzione legati a energia e trasporti hanno subito molta volatilità”, spiega nel comunicato Pierangelo Bressan, presidente e CEO dell’azienda con sede a Vedelago, in provincia di Treviso.

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A livello produttivo, l’azienda ha prodotto oltre mezzo milione di paia di calzature, vendute soprattutto nei mercati dove il marchio è storicamente più radicato: su tutti, la piazza statunitense, che Garmont presidia con una filiale propria a Portsmouth, in New Hampshire. Il mercato a stelle e strisce si conferma come il più attivo, con una domanda cresciuta del 40% rispetto al 2021.
 
In Europa, la società veneta ha fatto sapere di aver registrato ottimi risultati in tutti i Paesi, grazie ad una distribuzione, sia diretta sia in partnership, con distributori locali in zone strategiche. La Germania, cresciuta del 60% lo scorso anno, resta per Garmont il mercato di riferimento, ma l’azienda lo scorso anno ha registrato un costante sviluppo anche in nazioni extra europee, ottenendo riscontri positivi dall’America Latina, dall’Asia Pacifico e dal Sud Africa.
 
“Riteniamo Garmont una eccellenza nel suo segmento; i numeri registrati in un contesto internazionale particolarmente complesso, come quello dell’anno appena trascorso, confermano la solidità della struttura costruita negli ultimi anni e proiettano prospettive di crescita superiori a quanto previsto al momento del nostro ingresso”, ha aggiunto nella nota Nicola Riello, Presidente di Riello Investimenti SGR, azionista di maggioranza del brand.
 
A livello di categorie di prodotti, il comparto Outdoor - coi prodotti da alpinismo, le calzature rivolte alle escursioni alpinistiche di media e alta montagna e i prodotti da hiking - è salito del 50%, ma una crescita simile è stata ottenuta anche dalla linea di scarpe per il cosiddetto Avvicinamento, studiata per chi vuole avvicinarsi al mondo della montagna fatta di sentieri rocciosi, vie ferrate e scalate in sicurezza. Bene anche la piattaforma Tactical, il segmento del business aziendale che comprende svariate attività professionali.
 
“La sfida del prossimo futuro sarà senza dubbio restare un brand di riferimento per il mondo della montagna, e allo stesso tempo proseguire nell’investimento sul fronte della sostenibilità”, sottolinea infine Davide Calcagnotto, Direttore Generale di Garmont. Il principale progetto ecologico del marchio riguarda la nuova collaborazione con ACBC, prima azienda calzaturiera italiana ad aver ottenuto la certificazione B-Corp, che nelle prossime stagioni accompagnerà Garmont nella trasformazione del segmento Outdoor verso lo sviluppo di prodotti a ridotto impatto ambientale.