Reuters
Laura Galbiati
14 mar 2023
Gap: vendite colpite dalla contrazione della spesa per l'abbigliamento dovuta all'inflazione
Reuters
Laura Galbiati
14 mar 2023
Il gruppo americano Gap Inc. ha annunciato una perdita superiore alle attese nel quarto trimestre e prevede vendite inferiori alle stime di Wall Street per l'intero anno, a seguito di un calo della domanda causato da una diminuzione delle spese non essenziali dovuta all’inflazione.

Le azioni della società sono scese di quasi l'8% nel trading post-mercato quando la società madre di Banana Republic ha annunciato di aspettarsi che le vendite scendessero al di sotto delle stime nel primo trimestre.
Mentre la Federal Reserve si prepara ad aumentare i tassi di interesse più del previsto nel tentativo di controllare l'inflazione, i consumatori, specialmente quelli con redditi medio-bassi, stanno diventando più cauti e hanno ridotto la spesa per i beni non essenziali.
Gli sforzi dell'azienda statunitense nell’offrire maggiori promozioni e sconti durante le festività natalizie, al fine di ridurre l'inventario in eccesso e stimolare la domanda, hanno ulteriormente ridotto i suoi margini.
Gap ha anche annunciato la partenza con effetto immediato del direttore generale del suo marchio Athleta, Mary Beth Laughton, precisando che è alla ricerca di un successore.
Il gruppo registra anche un rallentamento della domanda di abbigliamento casual e sportivo, poiché i consumatori, tornati alla vita sociale, preferiscono optare per un abbigliamento più formale. Nel trimestre in questione, le vendite di tutti e quattro i marchi Gap sono diminuite, con Athleta in calo dell'1%.
Se Old Navy, il brand principale del gruppo Gap, è alle prese con degli stock obsoleti, Katrina O'Connell, chief financial officer, ha dichiarato che Banana Republic ha esaurito alcuni prodotti per le festività natalizie (soprattutto nell’assortimento di maglioni e capispalla) e che la gamma di articoli da regalo non ha riscosso il successo sperato presso i consumatori.
Il gruppo prevede che il giro d’affari netto per l'anno finanziario 2023 registrerà un calo compreso tra il 2% e il 5%, mentre gli analisti si aspettavano un aumento dell'1,64%, secondo i dati IBES Refinitiv.
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