Pubblicato il
28 feb 2012
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Gap Inc: il 2011 un anno nero, ma con ripresa internazionale
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28 feb 2012
28 feb 2012
Sembra proprio che si tratti di un ottimismo di facciata. "Nonostante i guadagni del 2011, inferiori a quelli raccolti l'anno precedente, siamo soddisfatti dei progressi realizzati nell'ambito del nostro piano strategico a lungo termine, che includono la crescita della nostra attività on-line e dello sviluppo all'estero", sostiene Glenn Murphy, il PDG di Gap, in un comunicato.
Gap punta a svilupparsi all'estero ristrutturando nel contempo la sua struttura in Nordamerica - Foto: Gap Inc. |
Murphy ha poi precisato che: "Non c'è dubbio che migliorare le nostre performance, nello specifico all'interno del nostro core business, rappresenta la nostra priorità principale per il 2012, e siamo fiduciosi del fatto che questo sia il momento migliore per investire con intelligenza e guadagnare clienti". Nel 2011/2012, esercizio chiuso il 28 gennaio, Gap Inc. ha visto calare le proprie vendite dell'1%, a 14,5 miliardi di dollari USA (10,8 miliardi di euro), rispetto all'esercizio precedente, ma è diminuito pure il suo utile operativo del 27%, a 1,4 miliardi.
L’investimento intelligente di cui parla Glenn Murphy fa presagire con tutta probabilità una continuità nella riduzione della rete di negozi del gruppo in Nordamerica, in particolare per Gap. In effetti, per far fronte all'erosione dei risultati del suo marchio omonimo, il gruppo ha chiuso un'altra cinquantina di suoi negozi (a fronte di sette aperture) nell'ultimo trimestre. Nel 2012 prevede invece 125 inaugurazioni, di cui 55 all'estero, e 115 chiusure, principalmente su Gap North America.
L’America del Nord rappresenta di gran lunga il primo mercato del gruppo, con il 68% delle sue vendite nette, ma quasi tutti i suoi brand sono in ribasso su quel mercato. A perimetro comparabile, Gap accusa un -4%, Banana Republic -1% e Old navy -3%. Il gruppo punta allora sulla sua label di sport fitness Athleta, per la quale annuncia una quarantina di aperture nei prossimi due anni.
In questo quadro, in cui il gruppo è alla ricerca di una ripresa sul suo mercato di casa, Gap intende trovare nuovo slancio con lo sviluppo all'estero, un intendimento che fino a poco tempo fa non faceva parte delle sue priorità. La società aprirà dei franchising in varie nuove nazioni, come ha fatto di recente in Cile, e punta a controllare 45 boutique in Cina entro la fine del 2012, contro le 14 di oggi. Intanto però, le sue vendite nette sono calate di quasi il 5% negli USA, mentre progrediscono del 5% in Europa e del 12% in Asia. Tuttavia, l’espansione internazionale non sembra ancora rappresentare la soluzione miracolosa: a perimetro comparabile, le vendite internazionali del gruppo sono in ribasso del 7%.
Il gruppo punta anche sullo sviluppo della sua attività on-line, che invece è cresciuta del 20% e rappresenta più dell'11% delle sue vendite nette.
Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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