11 nov 2014
G-Star mette on-line la mappa del suo sourcing
11 nov 2014
Questi sono tempi in cui le imprese puntano molto sulle dimostrazioni della propria trasparenza nella produzione. Ecco allora che G-Star pubblica sul web la mappa mondiale del proprio sourcing. Il globo in versione subforniture e outsourcing pubblicato da G-Star presenta i 27 partner con i quali l'azienda olandese lavora direttamente da più di due anni e dai quali fa realizzare più del 90% dei suoi prodotti.
I sei Paesi interessati sono: Cina, Bangladesh, India, Vietnam, Portogallo e Marocco. Così, il consumatore viene a sapere che in Marocco G-Star fa realizzare l'1% della sua produzione attraverso un partner, contro il 23% della Cina, dove vanta 9 partner locali, o ancora il 35% prodotto in 5 fabbriche del Bangladesh.
In Portogallo, il produttore di jeans ha un partner: la società Style Royale LDA, che impiega 25 persone, il 72% delle quali sono donne. Dalla sua sede di Benita, produce i cappelli.
Questa mappatura è anche collegata all'e-shop tramite il bottone "produced by". Il consumatore può così sapere dove è fabbricato il prodotto che si appresta ad acquistare.
Si apprende così che il jeans “3301 slim” per uomo è confezionato da Changzhou Ability Garments. Basata proprio a Changhzou, la società ha 484 dipendenti.
Questa applicazione costituisce anche l’occasione per G-Star di mostrare le buone prassi che adotta e di comunicare sui suoi impegni in termini di responsabilità sociale. L’internauta apprende così che questi partner, almeno alcuni di loro, aderiscono al “Cleaner Production Programme”.
G-Star ne approfitta anche per mettere in evidenza GSRD, la sua fondazione, creata nel 2007, che supporta vari progetti (nell'imprenditorialità e nell'istruzione) nelle aree in cui i prodotti sono realizzati.
(Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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