Furla: fatturato a +5,8% nel primo semestre
Dopo sei anni di crescite molto importanti, Furla rallenta il passo. Nei primi sei mesi dell’anno, la griffe di borse di lusso accessibile ha realizzato un giro d’affari di 252 milioni di euro, in progressione del 5,8% (+10,6% a tassi di cambio costante) rispetto al primo semestre 2017, nel corso del quale la crescita era stata, invece, del 23,5% (+22% a tassi di cambio costante).
“Abbiamo mantenuto una crescita a due cifre del 10,6% a tassi di cambio costante, il che nel mercato dell’inclusive luxury rappresenta la progressione migliore in assoluto. Considero questo risultato positivo: quando un’azienda cresce a doppia cifra si tratta di un grande successo, tenuto conto dell’instabilità dei mercati, della situazione politica molto complessa, delle catastrofi naturali”, ha spiegato a FashionNetwork.com il Direttore Generale Alberto Camerlengo, ricordando che la società ha assunto 445 persone in un anno.
Furla ha registrato aumenti in tutti i suoi mercati di riferimento, si legge nel comunicato diramato. In Asia-Pacifico, che rappresenta il 27% del fatturato totale di gruppo, le vendite sono balzate del 28,6% a tassi di cambio costanti. In questi ultimi mesi, la griffe ha preso il controllo diretto della sua distribuzione retail in Cina, a Hong Kong e a Macao. In Giappone, dove realizza il 23% del giro d’affari, l’azienda di Bologna ha messo a segno una crescita del 9,5%.
Molto buona anche la performance negli Stati Uniti (7% del giro d’affari totale), con una progressione del 24,2%. La società non fornisce alcuna indicazione sull’area EMEA e sull’Italia, che restano due sbocchi importanti, con rispettivamente il 28% e il 15% del fatturato.
Da segnalare la crescita significativa del nuovo e-commerce di Furla, le cui vendite sono aumentate del 24,1% a tassi di cambio costanti tra gennaio e giugno 2018. “La piattaforma è stata sempre gestita direttamente da Furla. Grazie agli investimenti realizzati lo scorso anno, risulta più facile sia nell’accesso che nella navigazione. Questo ha sicuramente dato un grande impulso al business. L’e-commerce rappresenta circa l’8% del nostro giro d’affari totale”, ha proseguito il CEO.
Anche nel canale del travel retail, dove il marchio è presente con 298 punti vendita in 64 Paesi e realizza l’8% delle vendite totali, la crescita è stata del 23% nei primi sei mesi dell’anno.
Furla, fondata nel 1927 a Bologna dalla famiglia Furlanetto, impiega 2.514 persone in tutto il mondo e conta su un network di 471 negozi monomarca. Il marchio è inoltre distribuito attraverso 1.200 punti vendita multimarca in 100 Paesi.
“Il 2018 rappresenta per noi un anno di consolidamento”, ha concluso Camerlengo. Per raggiungere questo obiettivo, il gruppo ha annunciato un importante piano di investimenti destinati a rafforzare la catena logistica “attraverso l’adozione di un sistema informatico più evoluto e più adatto alle dimensioni dell’azienda”.
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