23 giu 2020
Fulgar collabora con NABA ad un progetto di filiera sostenibile
23 giu 2020
La mantovana Fulgar, una delle leader internazionali nella produzione di filati man-made innovativi, performanti ed ecologici, vuole posizionarsi sempre più come incubatore di innovazione nel comparto tessile. Per realizzare questo obiettivo, ha dato il via ad un nuovo progetto speciale di filiera sostenibile che ha direttamente voluto e coordinato, per poi realizzarlo nella sua prima emanazione attraverso una partnership con NABA, Nuova Accademia di Belle Arti.
Il progetto, chiamato Future/LAB, è stato interpretato da 10 giovani talenti del terzo anno del triennio in Fashion Design di NABA. Per questa iniziativa, Fulgar ha coinvolto una filiera interamente Made in Italy: iLuna, Gipitex, Pontetorto, Luxury Jersey, Maglificio Alto Milanese, Olmetex, Albini Group (Albiate), Jackytex, Arpatex, Limonta, con il supporto tecnico di Thermore, Framis Italia, Omega Filati e Nyguard Not Just Any Zipper.
L’iniziativa con NABA sarà presentata entro la fine dell’anno (sulla carta ad ottobre, ndr.) nell’ambito di un percorso dedicato alla sostenibilità e sarà la prima ad essere inserita in Future/LAB, strutturata da Fulgar come piattaforma virtuale di best practices ecologiche. Attraverso Future/LAB verranno raccontate le storie di giovani stilisti, dei produttori più virtuosi e dei brand che collaborano con Fulgar su progetti condivisi per promuovere uno sviluppo sostenibile e misurabile.
“Riteniamo fondamentale per un futuro più green porre sempre più al centro del Sistema Moda italiano la formazione dei giovani designer”, afferma in un comunicato Alan Garosi, Marketing Manager di Fulgar, checon questa iniziativa in collaborazione con NABA, “aiuterà i nuovi talenti non solo nella selezione, ma anche nella ricerca di materiali e filati sostenibili per le loro creazioni”, aggiunge Garosi.
Nello stesso comunicato, Colomba Leddi, Fashion Design Area Leader di NABA, parla di “orgoglio” per la scuola nel dare ai propri studenti “importanti occasioni di visibilità come questa”, “Il nostro approccio”, prosegue la Leddi, “si basa infatti sulla multidisciplinarietà abbinata a una metodologia learning by doing […] sul campo, per sviluppare capacità di problem solving e competenze pratiche di design. In particolare, Future/LAB ha offerto la grande possibilità di lavorare esaltando due elementi sempre più imprescindibili nel pensiero creativo: innovazione e sostenibilità”.
Fondata nel 1970 a Castel Goffredo, nel cuore del distretto della calzetteria nella provincia mantovana, Fulgar s’impegna da tempo verso le tematiche ambientali avvalendosi di processi produttivi sostenibili. Un programma green ampio e strutturato che prevede la redazione di un bilancio di sostenibilità già a partire dal 2008. Fulgar vanta un intero portfolio di prodotti ecologici, tra i quali spiccano Evo, filato bio-based ricavato dall’olio di ricino, Q-Nova, fibra eco-friendly ottenuta esclusivamente da materie prime rigenerate, e Amni Soul Eco, filato che viene eliminato dal pianeta in 5 anni circa, mentre le altre fibre man-made impiegano decenni per decomporsi.
Presente in tutti i settori tessili (dalla calzetteria alla maglieria circolare, dalla corsetteria al bagno allo sport), Fulgar è distributore in esclusiva per l’Europa e la Turchia dei marchi Lycra Fibre, Lycra T400, Elaspan Fibre. Inoltre, dal 2012 ha stretto una partnership con il gruppo Solvay divenendo distributore e produttore esclusivo della fibra Emana principalmente per Europa, Nord Africa e Middle East. L’azienda ha chiuso il 2019 in maniera sostanzialmente stabile sull’anno precedente ad oltre 200 milioni di euro di fatturato. Con oltre 1.000 dipendenti nel mondo, Fulgar opera a livello globale investendo sia in Italia che all’estero, come testimoniato dall’apertura di stabilimenti in Sri Lanka nel 2003 e Serbia nel 2007. Oggi è leader a livello globale nella produzione di poliammide 6.6. Fulgar produce 26 milioni di chilogrammi di filo in nylon 6.6 l’anno, mentre la produzione di filati ecologici è di circa 1,5 milioni di chilogrammi. Il suo obiettivo dichiarato sarà di arrivare a 2 milioni di chili di prodotti sostenibili sul totale della produzione in 6-7 anni.
Accademia di formazione all’arte e al design nata per iniziativa privata a Milano nel 1980 per volontà di Ausonio Zappa, Guido Ballo e Gianni Colombo, NABA è la più grande accademia privata italiana e la prima ad aver conseguito, nel 1981, il riconoscimento ufficiale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR). Con i suoi due campus di Milano e Roma, offre corsi di primo e secondo livello nei campi del design, fashion design, grafica e comunicazione, arti multimediali, nuove tecnologie, scenografia e arti visive, per i quali rilascia diplomi accademici equipollenti ai diplomi di laurea universitari.
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