30 mar 2020
Francesco Tombolini (Camera Buyer Italia): “Autolesionista dare visioni vecchie a problemi nuovi”
30 mar 2020
A molti era sembrata una boutade o una provocazione figlia delle tensioni del momento la perentoria affermazione pronunciata da Francesco Tombolini, presidente di CBI-Camera Buyer Italia, in una recentissima intervista al quotidiano Il Corriere della Sera: bloccare l’uscita delle collezioni Primavera-Estate 2020 arrestando il sistema moda per circa 6 mesi, per dare alle aziende il tempo necessario per riorganizzarsi e rilanciarsi durante e dopo questa fase di spiacevole crisi dei consumi. Invece, il timoniere dell’associazione di categoria nata con lo scopo di raggruppare e tutelare i migliori luxury multibrand store italiani, conferma a FashionNetwork.com questa sua idea - e la rilancia, spingendo il settore a valutarla e condividerla, invitando le aziende della moda a fornire visioni nuove, e per una volta financo “eretiche”, delle strategie da adottare.

FashionNetwork.com: Quale sarà l’impatto del coronavirus sulle vendite dei consociati di CBI e quali sono le stime per l’intero 2020?
Francesco Tombolini: Cambiamo domanda? Ahimè, se tutto va bene avremo un estivo a -50%. E per l’invernale un -35%. Quindi, non sara una situazione facile. Dobbiamo gestire calo di vendite ed aumento del magazzino. Il problema, oltre alla perdita nelle vendite, riposa nell’incerta visione del futuro.
FNW: Come sta reagendo l’e-commerce? Quanto crescerà il canale, e riuscirà a controbilanciare la chiusura degli store fisici?
FT: Bene, ma non benissimo. Non solo non copre le perdite, ma notiamo che, anche grazie ai vari lockdown in giro per il mondo, abbiamo delle performance molto statiche.
FNW: Al Corriere della Sera ha parlato di bloccare l'uscita delle collezioni Primavera-Estate 2021. Cosa intende?
FT: Credo che si debba fare come le Olimpiadi, gli Europei di calcio, spostati avanti di un anno dai rispettivi enti organizzatori. Purtroppo la moda non può scappare. Dobbiamo salvaguardare la salute e poi ovviamente comprendere che è molto difficile pensare ad eventi di vendita se il mercato (diretto ed indiretto) ha i magazzini pieni.
FNW: Questa sua proposta, nel settore ha incontrato successo o delle resistenze?
FT: Non saprei ancora. Io credo che a volte dare delle visioni vecchie a problemi nuovi significa essere autolesionisti. Al contrario, io credo che l’eresia sarà la futura ortodossia. Parliamoci chiaramente, oggi una compagnia fa 6 sfilate l’anno… Con questi numeri, è ancora una cosa proponibile?
FNW: Come avete pensato di approcciare la prossima stagione di saldi?
FT: Stiamo parlando con CNMI-Camera Nazionale della Moda Italiana. Ci piacerebbe salvaguardare il mercato spostandoli piu avanti, diciamo in agosto.
FNW: Quali sono le proposte da voi avanzate alle istituzioni per salvaguardare il settore?
FT: Ne abbiamo presentate alcune, molte in linea con quelle della CNMI, anzi ringrazio il Presidente Capasa, che sta lavorando duramente. Mi piace ricordarne tre: la patrimonializzazione delle scorte della Primavera-Estate e dell’Autunno-Inverno 2020, per cercare di non avere grandi svalutazioni in bilancio e potersi permettere di valorizzare le rimanenze; la defiscalizzazione di tutte le spese digitali; la detassazione dall’imponibile di tutte le vendite digitali.
FNW: Qual è l’attuale numero degli associati di Camera Buyer e il peso del loro fatturato sul retail nazionale?
FT: In questo momento abbiamo 102 insegne associate di multimarca di lusso, per un totale di circa 400 punti vendita, sparsi sul territorio nazionale in circa 200 città, turistiche e non, con piu di 3.500 vetrine e 3.800 collaboratori, per un totale di 2,2 miliardi di euro di fatturato annuo.
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