10 mag 2020
Francesco Basile (Bizeta): “Il business delle barriere parafiato si scontra con norme non chiare”
10 mag 2020
La milanese Bizeta, storica azienda di packaging 100% Made in Italy con sede in Galleria Unione a Milano e stabilimento a Villanterio (PV), specializzata anche in merchandising per i settori del lusso e della moda, propone nuovi articoli per lavorare in sicurezza malgrado il coronavirus. Il suo titolare Francesco Basile racconta a FashionNetwork.com questo ampliamento dei prodotti offerti e il punto di vista di un imprenditore dell’industria del packaging sull’attuale crisi e sulle misure prese per controbatterla.
“Tutti gli operatori del settore si sono dedicati alla produzione di barriere parafiato o di totem e dispenser per gel in policarbonato di tipo tradizionale, portando in questo segmento di prodotti un mondo di proposte nuove. Noi abbiamo puntato sul rendere le barriere meno invasive, sul porre maggiore cura alla gradevolezza del design e sull'unire alla tutela della persona un aspetto di eleganza. C’è anche la possibilità di sovrapporvi delle stampe. Un’attenzione obbligata alle esigenze future della gente, perché di fatto nel prossimo futuro saremo costretti ad abituarci a modi di comportamento diversi dal passato”, racconta Basile, figlio d’arte.
Un modo per Bizeta, che vanta clienti anche nell’universo dell’online, di diversificare ulteriormente l’offerta. Il suo core business sono i negozi di vendita al dettaglio dei settori della gioielleria e degli articoli da regalo, ma anche profumerie, bigiotterie, negozi di abbigliamento e accessori. “Tutti esercizi che non aprono da marzo ed erano già in difficoltà a fine febbraio, a cui verrà ulteriormente richiesto, alla riapertura del 18 maggio, di sanificare gli ambienti totalmente a spese loro, senza peraltro sapere ancora se avranno affluenza di persone o no”, ricorda Basile, riferendosi all’attuale emergenza di carattere sanitario.
L’azienda lombarda sta puntando maggiormente sull’e-commerce, tanto da aprire un nuovo sito dedicato a queste produzioni, all’indirizzo bizetamilanocare.it affiancato a quello tradizionale. “Il nome del sito dimostra che vogliamo avere una certa forma d’attenzione nei confronti delle persone, creando prodotti utili in questo momento difficile”, tiene a puntualizzare Francesco Basile. “Per la maggioranza delle aziende l’e-commerce ha avuto un incremento notevole, e presumibilmente continuerà ad averlo, ma gli e-shop non sono certo riusciti a compensare il crollo generale delle vendite. Credo comunque che l’e-commerce non potrà mai rimpiazzare in toto la distribuzione classica”, afferma.
Secondo Basile, le aziende artigiane piccole e medio-piccole sono le più colpite in assoluto da crisi di questo tipo e “come al solito, al di là di mille parole, sono abbandonate a loro stesse in un mare di burocrazia e tante chiacchiere. Di realmente usufruibile nei tempi necessari c’è ben poco o nulla. Allo stato attuale, per esempio, non è ancora stata liquidata nessuna delle casse integrazioni. Chi le ha versate le ha anticipate per proprio conto (come abbiamo fatto noi) ai suoi dipendenti. Tutti i nostri clienti, dal punto di vista finanziario, ci stanno chiedendo interventi perché non sono in grado di ottemperare ai loro pagamenti”.
Secondo lui, quelli che vengono indicati dalla politica come crediti facilmente ottenibili, ovvero i 25.000 euro promessi alle piccole e medie imprese, “non è ancora chiaro quando e come verranno erogati, né come si potranno richiedere”, sostiene. “Comunque, dando il giusto rispetto e peso a qualsiasi importo, 25.000 euro cosa volete che siano, anche per un’azienda piccola sotto il milione di euro di giro d’affari e basse marginalità come la nostra...”, cresciuta di circa il 15% nel 2019.
Altra questione è il reperimento delle materie prime per produrre visiere protettive o pannelli in plexiglas trasparente, diventato di “estrema difficoltà”, cui si aggiungono “mostruosi ostacoli a livello doganale e prezzi dei trasporti via aerea quadruplicati, nonché l’aumento considerevole di quelli via nave. Tutti i nostri fornitori di lastre di policarbonato ci rispondono che prima di fine maggio o metà giugno non hanno programmi per le consegne, perché tutto il materiale che era disponibile o in arrivo è stato già venduto”.
Un’altra problematica particolarmente seria e non chiara, secondo l’imprenditore lombardo, riguarda la distribuzione annessa ai centri commerciali, strutture che hanno da coprire costi di funzionamento più elevati della media. “I brand che hanno negozi nei centri commerciali avranno un’affluenza che non sarà certo la solita quando avverrà la riapertura, dovendo per di più far rispettare le rigorose misure di contingentamento. Ci si metterà più tempo a far la spesa per dover rispettare le file coi carrelli, perciò non ci sarà più la stessa voglia di prima di fermarsi nel centro e fare un giretto per altri acquisti”, afferma. “Per non parlare dei settori della ristorazione, dell’intrattenimento e del turismo, a cui viene chiesto di ridurre la capacità ricettiva per rispettare i distanziamenti. Ma sotto un certo numero di clienti (e penso a tutti quegli esercizi basati su formule ‘All you can eat’) a molti di essi non converrebbe più nemmeno aprire, perché la loro reditività è basata sul poter sfruttare una grande quantità di coperti. Meglio non pensarci”.
Per il proprietario di Bizeta la mancanza di chiarezza dal punto di vista normativo lo ha costretto a rinunciare a molti lavori. “Questo nuovo business delle barriere parafiato si sta scontrando con una mancanza di chiarezza a livello normativo. Non è ancora stato chiarito se un pannello, in un ristorante o in un ufficio, andrà posto tra un tavolo e un altro, o se occorrerà anche un pannello tra un cliente e l’altro allo stesso tavolo. Quindi, mi viene da dire, marito e moglie che dormono insieme tutta la notte, se vanno al bar dovranno avere un pannello distanziatore in mezzo a loro? In un incontro di lavoro il pannello sarà necessario, mentre con un convivente o un congiunto a casa propria non dovrà essere utilizzato? C’è una totale mancanza di chiarezza su mille fronti e si sente dire tutto e il contrario di tutto sui mass media, anche fra gli esperti di politica e burocrazia e tra i virologi”, lamenta infine l’imprenditore, che l’anno scorso ha rinnovato il negozio-showroom Bizeta di Galleria Unione, dietro Piazza Missori.
Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.