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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
10 ott 2022
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Frame per Ritz Paris: Natalie Bader sul brand building dell'iconico hotel, da New York a Doha

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
10 ott 2022

Un marchio di lusso che ha compiuto mosse intelligenti, sia nella moda che in altri campi, è il Ritz, che ha presentato la sua seconda collezione con l'etichetta di moda hipster Frame durante la settimana della moda di Parigi. Iniziativa che fa parte di un progetto di brand building che ha visto il Ritz Paris inaugurare alcuni giorni fa la sua prima boutique, a Doha.

Natalie Bader - The Ritz Paris


Frame X Ritz Paris ha debuttato lo scorso ottobre e le sue prime idee hanno subito trovato il favore dei consumatori attenti allo stile. La nuova collezione fa un ulteriore passo avanti, aggiungendo una gamma completa di circa 20 articoli per tutta la famiglia dalla quale scegliere. C’è di tutto, dai pigiami alle giacche varsity, ai jeans funky con logo patchwork, fino alla coperta per cani.
 
Anche se il nucleo della gamma è costituito da capi di lusso: maglioni girocollo a trecce in cashmere e felpe in pile di cotone. Tutti caratterizzati da varie versioni del logo della leggendaria locanda e dotati di prezzi molto alti, che li collocano nella fascia premium del mercato. Le felpe si vendono a 360 euro e i pullover a pelo corto in cashmere costano 630 euro.

Il Ritz continua ad essere una straordinaria calamita per le mega star e i VIP. Durante la recente stagione di défilé, artisti del calibro di Bradley Cooper, Kanye West, Gwyneth Paltrow e Josse delle BlackPink hanno fatto riposare le loro stanche membra nel grand hotel.
 
Frame X Ritz Paris ora vende al dettaglio nella catena di negozi dal successo crescente Frame (15 solo nel Regno Unito e negli Stati Uniti, di cui 3 a Manhattan) e in potenti retailer online come Net-a-Porter, Moda Operandi, Luisa Via Roma, nonché il flagship di Frame su Tmall. Nel mondo del wholesale fisico è disponibile presso bei nomi come Harrods, Printemps, Le Bon Marché, Holt Renfrew in Canada e NK in Svezia.

Frame X Ritz Paris - The Ritz Paris


Durante la settimana della moda di New York di settembre, l'etichetta ha anche aperto un grande pop-up all'interno di Bergdorf Goodman, rifinito con eleganti porte “Director”, che riecheggiano l'architettura dell'hotel. Supportato da una fantastica campagna pubblicitaria scattata da Alasdair McLellan, il marchio sembra godere di uno slancio globale molto significativo.
 
Perciò, ci siamo incontrati con Natalie Barder, membro del consiglio d’amministrazione di The Ritz e responsabile della Brand Strategy per il marchio dell'hotel. L’albergo appartiene alla famiglia Al Fayed, che lo ha acquistato direttamente dalla famiglia Ritz nel 1979, e la famiglia di origine egiziana ci viene spesso e vi soggiorna. La figlia Camilla, che ha un ristorante vegano molto acclamato chiamato “Farmacy” a Londra, ha avuto l'idea di una partnership con Frame.
 
Fashion Network: Come ha trovato Frame?
Natalie Bader: Direi che è stato un discorso opportunistico. Abbiamo pensato che sarebbe stato fantastico avere un partner come Frame, che avrebbe portato una nuova visione del Ritz, giovane, fresca e amichevole. Mi piaceva l'idea di mescolarla alla nostra grande tradizione. Camilla mi ha presentato il team Frame e ho incontrato Erik Torstensson (fondatore di Frame) e l’incastro è stato immediato.
 
FN: Perché non avete lavorato con un marchio di lusso più grande?
NB: No, il nostro lavoro è trovare nuovi talenti. Ad esempio, abbiamo preso François Perret, un giovane grande pasticcere. E faremo lo stesso con il nostro nuovo chef, una ragazza di nome Eugénie Béziat. È ancora fresca, giovane e la svilupperemo qui. Eugénie è del sud della Francia ed è nata in Africa, quindi ha uno speciale senso del gusto e dei profumi.
 
A giugno, Perret ha aperto il “Ritz Paris Le Comptoir” al 38 di rue Cambon, consentendo ai passanti di poter assaggiare i suoi caratteristici dessert alla panna montata come ‘Barquette Caramel’ o ‘Entremets Madelaine’ all'interno di un luminoso spazio bianco illuminato da un gigantesco lampadario in vetro soffiato di Boemia.
 
Il più grande ristorante del Ritz, il famoso “Espadon”, chiuso durante la pandemia di Covid, riaprirà il prossimo settembre con Béziat responsabile della cucina. Nel suo ristorante “La Flibuste” nelle Alpi Marittime, la 38enne Béziat si è fatta notare per ricette audaci come ‘Triglia, elicriso, cime di carota e carciofi al cacao’. Attualmente, il ristorante principale del Ritz è il “Brassière Vendôme”, vicino al suo portone d'ingresso nell'omonima piazza.
 
FN: Cosa c’era nel promemoria d’istruzioni per la co-lab con Frame?
NB: Il compito era mantenere lo spirito del grande classico, ma con un tocco di modernità e competenza nella produzione di vestiti. Ecco perché ci sono il cashmere e i tessuti costosi. E poi era trovare una svolta creativa usando elementi provenienti dal settore dell’hospitality, come sul retro della felpa dove si legge ‘Junior Suite’. Mantenendo i tipici codici di colore del Ritz: blu navy, bianco e il nostro bordeaux, che si trova nel ristorante “Vendôme”.
 
FN: Qual è il vostro piano per la collaborazione nell’ambito retail?
NB: Innanzitutto, la collezione è venduta nelle boutique dirette e presso i partner di Frame e nel nostro piccolo concept store qui al Ritz. Inoltre, loro hanno una rete di distribuzione che abbiamo apprezzato. Ora, con questa seconda collezione siamo stati esposti molto bene nelle boutique Frame. Ero a New York per la settimana della moda, e avevamo grandi vetrine in tre negozi Frame, a Madison, a Soho e nel Meatpacking District, e nel loro grande corner da Bergdorf Goodman.

FN: Qual è l'accordo commerciale fra voi?
NB: È una licenza, e ci pagano una percentuale sulle vendite. Il che è fantastico e lo adoriamo. Ci ascoltano e discutiamo delle nostre idee. E rispettano totalmente il nostro concept.
 
FN: Ricavi e vendite?
NB: Non posso dirglielo, ma penso che siano state molto positive per Frame. Comunque, per quanto riguarda le vendite, stiamo parlando di diverse decine di milioni di entrate.
 
FN: Dal punto di vista della costruzione del marchio, quale sarà la vostra prossima mossa?
NB: Stiamo sviluppando con il Ritz diverse attività fuori da questo edificio. Abbiamo appena inaugurato la prima boutique Ritz in assoluto a Doha, nelle Galeries Lafayette, il 6 ottobre, in cui viene venduto l'intero universo del The Ritz: stoviglie, accappatoi, biancheria, profumi, candele e orsacchiotti! La nostra nuova linea di candele in porcellana sarà venduta al dettaglio a 280 euro, con Haviland di Limoges, con cui collaboriamo dal 1898, anno di apertura dell'hotel.
 
FN: Costruirete mai un altro Ritz?
NB: Sì, ci stiamo lavorando proprio ora. Stiamo valutando possibili location. Non in America, perché c'è il Ritz Carlton. Forse in Asia, forse a Tokyo. Non lo sappiamo ancora, ma ci stiamo lavorando. Ecco!

FN: Qual è il fatturato annuo del Ritz?
NB: Quanto crede che sia?
 
FN: Dipende da quante stanze avete?
NB: Abbiamo 140 camere, ma non sono tutte camere, ci sono molte suite e semi-suite. E abbiamo il ristorante e i saloni che affittiamo.
 
FN: Quindi, circa 300 milioni di euro?
NB: Circa.
 
FN: C'è un hotel buono come il Ritz?
NB: No, siamo un'icona. E in termini di prestazioni, siamo i migliori. In termini di tariffa per chiave, siamo i migliori.

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