Fosun, proprietario di Lanvin, potrebbe cedere il Club Med
Un muro vero e proprio, che la dirigenza di Fosun non sa come aggirare, né tanto meno scalare. Il conglomerato cinese del miliardario Guo Guangchang, protagonista di una scoppiettante serie di acquisizioni nello scorso decennio, sta studiando tutte le opzioni possibili per ridurre il debito che ha contratto negli ultimi anni. A settembre, il gruppo cinese ha accusato un tracollo in Borsa, dovuto soprattutto, secondo diverse fonti, tra le quali la testata mediatica Bloomberg, al fatto di dover rimborsare circa 8 miliardi di dollari in obbligazioni a breve termine. Da diverse settimane il gruppo sta vendendo asset in diversi settori di attività, come ha fatto in particolare a fine ottobre con la quota del 60% nel gruppo siderurgico Nanjing Iron & Steel Co che era in suo possesso, per l'equivalente di 2,26 miliardi di euro.

Ma il gruppo sta ancora affrontando la pressione determinata dai propri debiti e sta valutando la possibilità di vendere altri asset. Se il gruppo Lanvin non sembra per il momento citato fra le società da vendere, Fosun International starebbe comunque valutando la cessione del gruppo Club Med, che aveva acquistato a metà 2015 per 939 milioni di euro. La vendita potrebbe apportargli risorse per circa 1,5 miliardi di dollari, spiega Bloomberg lunedì.
In questo complesso contesto globale, il Gruppo Lanvin ha registrato un aumento della propria attività dall'inizio del 2022. Resta da vedere se riuscirà a portare a termine il proprio progetto di ingresso in Borsa, mentre la sua casa madre è ancora per larga parte in pericolo.
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