5 mar 2010 - Foot Locker è in piena fase di riorganizzazione. Nel corso del quarto trimestre del suo esercizio, chiuso il 30 gennaio, il distributore americano ha chiuso 106 negozi, cancellato 120 posti di lavoro nell’amministrazione e riorganizzato la sua struttura manageriale. Impegni che si sono già tradotti in un tangibile ritorno agli utili.

Entrata di un negozio Foot Locker

Da ottobre a gennaio, le vendite del gruppo sono aumentate dello 0,6% a 974 milioni di euro, contro 968 milioni sullo stesso periodo dell’anno precedente; una tendenza che si è manifestata anche negli Stati Uniti e su scala internazionale, precisa il gruppo. Tuttavia su negozi a superfici comparabili di simile metratura le vendite sono calate del 2,3 %, una tendenza che si è però invertita nei mesi di gennaio e febbraio, sottolinea Ken C. Hicks, presidente di Foot Locker.

Nel totale dell’anno le vendite sono calate del 7,3% a 3,57 miliardi, contro 3,85 miliardi nel 2008.

Il gruppo con sede a New York possiede 3.500 negozi in 21 paesi del mondo in America del Nord, Europa, Australia e, attraverso 22 franchising, in Medio Oriente e in Corea del Sud.

Di Sarah Ahssen (Versione italiana di Gianluca Bolelli)