Foot Locker sceglie l'ex boss di Ulta Beauty come sua nuova CEO
Foot Locker ha fatto due annunci venerdì scorso. Innanzitutto il gruppo statunitense, specialista nella distribuzione di sneakers, ha registrato nel secondo trimestre utili migliori del previsto e una diminuzione delle vendite like-for-like più debole del previsto.
Le sue vendite a perimetro comparabile sono scese del 10,3% nel trimestre conclusosi al termine di giugno, ma questo calo è meno significativo di quanto previsto dagli analisti, che si aspettavano una discesa del 13,7%. Il gruppo americano ha registrato nel trimestre un utile netto di 94 milioni di dollari, contro i 340 milioni dello scorso anno. Le sue vendite sono scese da 2,275 miliardi di dollari a 2,065 miliardi di dollari, ovvero del -9,2%.
Ma l'annuncio principale dello scorso 19 agosto è stato quello del nome del futuro direttore generale del gruppo fondato nel 1974 e con sede principale a New York. Foot Locker ha infatti deciso, a seguito dell’addio di Richard Johnson, suo CEO dal 2014, il quale aveva assunto anche la carica di presidente del Consiglio di Amministrazione dell’azienda nel 2016, di mettere in piedi una nuova organizzazione.
La società ha infatti annunciato la nomina di Mary Dillon nell’incarico di CEO, in sostituzione di Richard Johnson. Mary Dillon ha trascorso gli ultimi otto anni come amministratrice delegata di Ulta Beauty, impegnandosi a sviluppare l'e-commerce del rivenditore di prodotti di bellezza, e assumerà le sue nuove funzioni che la porteranno a guidare Foot Locker l’1 settembre. Dillon è stata anche direttrice mondiale del marketing di McDonald's dal 2005 al 2010.
“Mary nutre una passione per i servizi ai clienti, e la sua esperienza nello sviluppo di portafogli di marchi accattivanti offrendo un'esperienza eccezionale è profondamente in linea con le priorità e la strategia di Foot Locker”, ha spiegato Richard Johnson in una call con gli analisti finanziari. “È una dirigente ispiratrice che non solo è stata la responsabile della crescita di tante aziende, ma ha anche dimostrato il suo impegno nel promuovere culture inclusive e collaborative che abbiano un impatto su organizzazioni e clienti. Ci aspettiamo una transizione fluida con una continua concentrazione sui nostri imperativi strategici e obiettivi aziendali. Rimarrò in azienda fino al 31 gennaio 2023 come presidente esecutivo del Consiglio di Amministrazione, poi consigliere anziano fino all'inizio del mese di aprile del prossimo anno”.
Foot Locker ha anche annunciato che ha deciso di separare i ruoli di presidente e amministratore delegato e che Richard Johnson, il quale andrà in pensione, rimarrà presidente del CdA fino al 31 gennaio. Il 1° febbraio un'altra donna, Dona Young, già nel Board del gruppo come membro indipendente, diventerà presidentessa del Consiglio di Amministrazione.
Il cambio di direzione manageriale avviene mentre Foot Locker si concentra sull'aumento delle vendite di scarpe da ginnastica e altri articoli a marchio Adidas nei suoi negozi, per compensare la diminuzione della presenza al loro interno di prodotti di Nike, il suo principale fornitore.
“Nel corso degli anni, ci siamo trasformati da una società con un’attività puramente fisica brick & mortar in una grande azienda rivolta ai marchi con una community e un retail online sempre più coinvolti e interattivi. Disponiamo di basi solide e non vedo l'ora di vedere come Mary porterà l'azienda al livello successivo”, ha affermato l’attuale CEO in quella che è stata la sua ultima presentazione in questo ruolo. “Non mancherò di condividere i futuri successi di Foot Locker e di vedere il team continuare a portare avanti l'obiettivo principale dell'azienda: ispirare e rafforzare la cultura giovanile. Voglio ricordare che il nostro orientamento strategico consistente nell’espandere la base clienti attraverso la nostra diversificata offerta di prodotti si basa su tre pilastri chiave. Primo, i consumatori vogliono avere un’ampia scelta e apprezzano un'esperienza multimarca. Secondo, siamo sottopenetrati praticamente con tutti i nostri marchi al di là del nostro fornitore principale. In terzo luogo, disponiamo nel mercato di un patrimonio di marchi superiore, che sfruttiamo per conquistare nuovi clienti attraverso il nostro portafoglio di insegne”.
Il titolo del distributore americano di scarpe e abbigliamento sportivi è balzato in alto a Wall Street dopo questi annunci, passando dal valore di 32 dollari di giovedì sera ai 38,39 dollari per azione di venerdì sera.
Con Reuters
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