(ANSA) - MILANO, 21 GIU - A sentire gli stilisti, Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi, un "James Bond alla francese" potrebbe essere il personaggio principale della loro sfilata per Gianfranco Ferré, se questa fosse un film.

Sahariane e bermuda, tanto bianco, giacche lunghe a guru molto avvitate, completi in denim a doppiopetto, blazer celesti sui pantaloni chiari, tute verde militare, trench blu navy, scarpe bianche portate senza stringhe e, qua e là, il tocco di una canotta in lurex d'argento, più che altro una boutade da sfilata.

"Stiamo cercando - dicono i due stilisti - di fare quel guardaroba maschile che non si riesce a trovare nei negozi". In che senso? "Se vuoi un bel jeans, magari lo trovi, ma non di un bel cotone". Guardaroba basic, dunque? "Per niente, le spalle sono nuove e importanti, la vita è segnata, i revers sono piccoli, la giacca è lunga".

In fondo, ogni passerella è un set e la regia del duo Aquilano-Rimondi è molto attenta ai particolari: in scena c'é indubbiamente un'atmosfera che ricorda Ferré, nel tono più che nello stile, in quella capacità di trattare il materiale croccante, di fare cose semplici con un'aria importante. Il gusto formale è sdrammatizzato, sembra sempre che quest'uomo stia partendo: niente yuppy di un tempo, questo è un maschio che evade appena può.