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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
14 giu 2021
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Ferrari debutta nella moda con una collezione pensata per la Generazione Z

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
14 giu 2021

La Ferrari, con il suo simbolo del Cavallino Rampante, può essere considerata di buon grado l'ultimo simbolo mascolino del lusso in Italia. Ma questo fine settimana, quando ha lanciato la sua prima, completa collezione di moda di sempre, facendola sfilare sulla sua linea di produzione di automobili a Maranello, c'erano persino più ragazze che ragazzi in passerella.

Ferrari - Primavera-Estate 2022 - Photo: FashionNetwork.com/Godfrey Deeny


“Le auto non hanno sesso, e nemmeno questi vestiti”, ha spiegato Rocco Iannone, designer veterano con esperienze in Giorgio Armani e Dolce & Gabbana, che la Ferrari ha assunto come direttore creativo della propria moda.
 
La Ferrari è anche il simbolo definitivo del successo commerciale nella vita. La maggior parte dei proprietari delle sue automobili ha infatti superato i 50 anni prima di aver potuto acquistare la prima auto ad alte prestazioni. Eppure la sfilata sulla passerella ritagliata all’interno della fabbrica in provincia di Modena era piena zeppa di modelle della metà di quegli anni… e di vestiti per la Generazione Z, sebbene ispirati al design ergonomico dell'automobile, ai materiali ad alte prestazioni e alle finiture tecniche.

Una decisione che è anche coraggiosa, considerando l'heritage del marchio. Una visita al museo del fondatore Enzo Ferrari rivela una mostra dedicata a Gianni Agnelli, il famoso ex proprietario della Fiat, la cui azienda alla fine ha assorbito la Ferrari, e che è stato l'esempio più eccezionale dello stile patrizio all’italiana.
 
Il contrasto con Agnelli, con i suoi abiti sartoriali napoletani, le ampie cravatte di seta e l'eleganza senza tempo, non poteva essere maggiore quando Iannone ha mandato in pedana una voluminosa e logatissima collezione di cappotti, giacche e vestiti sportivi massicci, che richiamano le idee contemporanee di designer come Demna Gvasalia per Balenciaga o Virgil Abloh per Louis Vuitton.
 
Invece di Off-White, un burlone aveva già soprannominato questo show di debutto della Ferrari come "Off-Red", riferendosi alle leggendarie roadster a 12 cilindri “Testarossa” del marchio emiliano.
 
“Per me è stato fondamentale scoprire chi erano le icone della Ferrari. Secondo me, Ferrari è un marchio che fa molto parte della cultura pop, della musica e delle arti. Quindi, ho cercato di dare un senso all'idea di un lifestyle Ferrari, che è sempre esistito, ed è attorno a questo che volevo realizzare una collezione contemporanea”, ha spiegato Iannone in una conferenza stampa prima della sfilata.
 
Iannone ha parlato in piedi davanti a mood board che includevano un montaggio di stelle e icone alla guida di sportive Ferrari, da Brigitte Bardot e Lambert Wilson a Linda Evans e Mick Jagger. Una nuova selezione di icone accanto a loro ha mostrato i futuri obiettivi della Ferrari: Timothée Chalamet, Dua Lipa e A$AP Rocky.

Ferrari - Primavera-Estate 2022 - Photo: FashionNetwork.com/Godfrey Deeny


“Le donne sono sempre state parte della nostra immagine e della nostra reputazione. Ecco perché l'80% di questo guardaroba è gender fluid e qualsiasi look può variare di taglia da XXXS a XXXL”, ha osservato il designer.
 
La collezione ha iniziato ad essere commercializzata online subito dopo la fine della sfilata, sia sul sito web della Ferrari che su quello di LuisaViaRoma, il famoso negozio fiorentino che vanta la boutique online più trendy d'Italia.
 
Durante la notte la collezione è stata inserita anche nel nuovo negozio Ferrari a Maranello, radicalmente rinnovato e collocato in un nuovo spazio aerodinamico.
 
La moda Ferrari è quindi decisamente gender neutral, con forme sinuose e spalle raglan che si rifanno alle silhouette curvilinee delle auto. Proprio come i designer di automobili della Ferrari basavano spesso le loro creazioni su dettagli anatomici del corpo umano, così ha fatto anche Iannone, che ha proposto cintole e muscolature allungate.
 
“I nostri vestiti devono essere riconoscibili non solo per il logo, bensì anche per il loro spirito”, ha aggiunto lo stilista 37enne.
 
Dappertutto Iannone ha inserito un sacco di stampe ricche di grafiche: miscele incisive di poster e copertine di riviste degli anni '50 che suggeriscono velocità, immagini del Cavallino Rampante e persino campioni che superano la bandiera a scacchi.
 
C'era un senso di alte prestazioni anche nella maglieria, mentre il tessuto chiave era un nylon leggero come una piuma, ma a trama fitta, che al tatto sembrava seta.
 
Rispondendo alla crescente domanda dei consumatori per un lusso personalizzato, dieci anni fa Ferrari ha sviluppato Tailor Made, un servizio su misura tramite il quale i suoi clienti benestanti possono ordinare il colore esatto della pelle Connolly, della copertura del sedile in cashmere o della scatola del cambio in metallo spazzolato per esaudire i loro sogni.

 


I giornalisti in visita alla fabbrica lo scorso fine settimana hanno avuto il privilegio di un tour del nuovo spazio, che ha chiaramente ispirato Iannone. Accanto alla molteplicità dei materiali pendevano tele, schemi e pattern che giocavano con la geometria e un assemblaggio di tessuti.
 
Che fossero realizzati in jacquard tecnici che sembravano taffetà di seta, lane trattate, organza di nylon o leggere fibre di carbonio, i vestiti erano per lo più resistenti alla pioggia e sostenibili.
 
La Ferrari svilupperà inoltre dei telai per auto completamente nuovi per clienti super ricchi, scolpendo modelli a grandezza naturale in argilla utilizzando laser e trapani guidati da computer. Quelle stesse auto in terracotta (dette maquette, ndr.), parte integrante dell'eredità del marchio, sono apparse in diversi trench di pelle pregiata rifiniti con spalle rosse imbottite. Anche i modellisti hanno spinto sull’acceleratore, con spolverini con spalle a goccia, gilè imbottiti e cappotti in nylon matelassé nei caratteristici giallo canarino e scarlatto scuro del marchio.
 
La collezione ha sicuramente segnato un importante cambiamento di direzione per Ferrari, che vedrà la diversificazione del prodotto passare da un modello basato sulle licenze a un concept da marchio di lusso.
 
La Ferrari ha ancora intenzione di vendere al dettaglio alcuni prodotti su licenza (tra cui scarpe da ginnastica Puma, occhiali da sole Ray Ban e kit Lego – quest’ultimo forse non proprio un articolo di lusso), ma il suo consumatore-target per i vestiti è ora l'hipster alla moda di Los Angeles, Miami, Milano o Dubai. È in quelle location che il Cavallino aprirà nuovi negozi nei prossimi due anni.
 
Nella sfilata sono apparse anche alcune nuove eleganti sneakers Puma bianche, nelle quali l'influenza di Iannone era evidente, con i loro lati tagliati come i ventilatori delle auto. Il motivo per cui lo stilista ha mostrato così tanti calzini neri alti - una strana ossessione italiana - con loghi Ferrari bianchi è stato invece difficile da comprendere.

Ferrari - Primavera-Estate 2022 - Photo: FashionNetwork.com/Godfrey Deeny


Tuttavia, tutto considerato, si è trattato di un debutto impressionante nella “auto fashion” da parte di Iannone, aiutato dalla presenza di diverse super modelle che hanno sfilato su una passerella delimitata da luci LED. Mariacarla Boscono ha aperto l'azione, mentre Natalia Vodianova è entrata in scena per il look finale, avanzando impettita davanti a una prima fila che includeva i due piloti di Formula 1 della Ferrari - Charles Leclerc e Carlos Sainz - e i famosi designer industriali Marc Newson e Jony Ive.
 
L'intero cast ha sfilato con tacchi alti tecnologici, che sembravano fatti di acciaio al tungsteno, oltrepassando la catena di montaggio Ferrari, dedicata alle sue vetture a 12 cilindri, il cuore del DNA del marchio. Tutto si è svolto all'interno di uno stabilimento che produce a malapena 10.000 auto all'anno.
 
“Questa è l'haute couture della produzione automobilistica; ogni singola stazione è presidiata. Qui non assembliamo nulla con i robot. L'artigiano è al centro di tutto ciò che Ferrari realizza”, ha concluso Iannone, che è uscito a fare un lungo saluto tutto di corsa, prima di fermarsi e inchinarsi davanti John Elkann, nipote di Gianni Agnelli e padrone di tutta la baracca.
 
I consumatori abbandoneranno i mega marchi da passerella per i prodotti di un'azienda automobilistica? È una grande scommessa, ma almeno Ferrari, Iannone ed Elkann si mostrano sicuri nelle loro convinzioni.

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