Fendi sventola il vessillo dei pro-pellicce nella collezione “Grandi Tasche”
La London Fashion Week ha bandito le pellicce dalle sue passerelle, invece qui in Italia, nella stagione milanese, Fendi ha mostrato di voler rimanere assolutamente fedele alla sua materia prima preferita, come si è visto bene nello show elegante e inventivo presentato nel primo pomeriggio di giovedì in una Milano soleggiata.
“È proprio perché gli altri stanno scappando da essa che noi la abbracciamo. Invece bisogna scappare via dalle finte pellicce così inquinanti. Ugh! Ma finché le persone indosseranno la pelle o mangeranno la carne, allora le pellicce (a condizione che gli animali siano trattati con cura e in condizioni dignitose, come succede con le pellicce di Fendi) saranno sempre legali e ambite. Comunque, è facile per Londra vietare le pellicce, quando non è con esse che ti guadagni da vivere!”, ha arricciato il naso il designer Karl Lagerfeld nel suo salone privato nel backstage, dopo il défilé.
Lagerfeld aveva appena terminato di far sfilare cappotti di visone straordinariamente dettagliati basati su dipinti in miniatura, piatti antichi e persino un vecchio tappeto – quest’ultimo un capo meraviglioso: un cappotto spezzato da città in visone rasato bianco e ocra.
Però il tema principale della collezione sono state le enormi tasche. L’elemento si è visto sin dal look di apertura su Adwoa Aboah, che indossava un trench trasparente con tasche in pelle in formato pony express e una camicia da uomo di seta con profondi scomparti per il seno; ma anche in un abito-parka di pelle indossato da Edie Campbell con molteplici tasche da cartucce per stampanti.
Alcuni vestiti avevano addirittura sei tasche – per lo smartphone, il rossetto, la carta di credito e il makeup. “In questo modo nessuno può derubarti, dovrebbero prelevare a forza tutta la tua persona!”, ha sorriso Lagerfeld, sfoggiando barba e giacca nera con logo Fendi.
Non c'è da stupirsi che Karl e Silvia Fendi abbiano battezzato la collezione “GP”, nel senso di “Giant Pockets” (“Tasche Giganti”, appunto).
Silvia ha riempito la passerella con tante bellissime borse, continuando a proporre il motivo della plastica trasparente su una nuova tote bag in stile valigetta ventiquattrore. In seguito ha anche fatto rivivere il modello “Baguette” in pelle matelassé con logo, e ha mostrato borse da viaggio in pelle di vitello multitasche.
“Non so esattamente da dove vengano le mie idee, tante volte compaiono quando dormo. Non preparo mai uno storyboard. Spesso il punto di partenza finisce nella spazzatura. Ma devi avere un punto di partenza, altrimenti non andrai mai da nessuna parte”, ha aggiunto Karl, prima di posare per le foto di rito con Nicki Minaj, vestita da capo a piedi con un completo tutto bianco logato Fendi, visiera parasole, mini puffer, leggings e tacchi alti.
“Mi sta bene, no?”, ha detto la cantante aprendosi in un largo sorriso.
Anche la tavolozza colori di Lagerfeld ha aperto nuovi orizzonti, in particolare un arancio rosato, che gli è venuto in mente dopo aver mangiato un piatto di aragosta ed essersi portato a casa il guscio del crostaceo, chiedendo quindi al suo team di riprodurne il colore. “Vedete, non è un arancione dozzinale, un arancio cheap di cui ci si dimentica!”, ha affermato Karl, dopo aver mostrato pantaloncini arancioni in neoprene, gilet a costine, e tuniche in pelle.
La pelle, a proposito, è un altro materiale che è totalmente intenzionato ed impegnato a mantenere.
“Non mi piacciono questi vegani che distruggono macellerie. I macellai non sono ancora illegali, quindi attaccarli è una sorta di fascismo, e io sono contro ogni tipo di fascismo”, ha insistito lo stilista tedesco.
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