Fendi: futurismo retrò anni '70 con un tocco fotocromatico
La polizia di Miami sta pensando seriamente di riconsiderare l’ampio uso che fa della tecnologia di riconoscimento facciale. Invece, Fendi a Milano ha dimostrato di essere ancora innamoratissimo dell'alta tecnologia.

L’azienda con sede a Roma ha raggiunto il climax della propria sfilata per l’uomo della stagione Autunno-Inverno 2020 con la sua ultima collaborazione inedita. Una partnership con l'acclamato designer giapponese Kunihiko Morinaga, fondatore del brand Anrealage, che ha creato quattro silhouette fotocromatiche: larghi cappotti trapuntati con muffole, borse e stivali coordinati.
Ognuno dei quattro modelli che indossavano i capi posava nel mezzo di una passerella tutta bianca, mentre due file di luci ultraviolette scedevano lentamente attorno a loro, cambiando i colori degli outfit fino a rivelare una trapuntatura tigrata bianca e motivi a diamante gialli e bianchi.
Un modo elaborato con il quale terminare uno show altrettanto elaborato, il cui set in candida plastica retrò ricordava quell'epoca in cui Verner Panton e i polimeri termoplastici erano quanto di più cool potesse esistere.
Lo show vero e proprio era pieno zeppo di esempi di prodotti attraentissimi, e di tanta capacità sartoriale, tra impeccabili giacche rovesciate, o soprabiti realizzati con le metà inferiori staccabili – uno in particolare era magnificamente composto da tre strati di mogano, caramello e visone beige.

Anche la famosa borsa “Peekaboo” della griffe ha goduto di un remake al maschile, dalle versioni rigide per il fine settimana a borse monogrammate più morbide ideali per un semplice pernottamento. Anche se le idee più audaci mostrate dalla direttrice creativa Silvia Venturini Fendi sono state gigantesche shopping bag in pelle grandi un metro quadrato confezionate nel tradizionale giallo canarino della casa.
Silvia Venturini Fendi ha coperto la maggior parte delle teste con cappelli, dai cappellini a secchio in visone a una serie di berretti in pelle di daino o cashmere beige. E ha anche indugiato sull'attuale ossessione per gli stivali d’immensa grandezza, di nuovo con secco umorismo, creando suole carrarmato realizzate con loghi di pneumatici Fendi.
La sera prima, la casa di moda ha festeggiato il weekend delle sfilate milanesi con un cocktail dance party nel suo flagship di Via Montenapoleone, presentato da Silvia e dal CEO Serge Brunschwig. Il cortile rinascimentale del negozio è stato arredato come un elegante pop-up per celebrare “Solar Dream”, la collezione co-ed di Fendi per la Primavera-Estate 2020.

Mentre il DJ mixava musica techno-funk, hanno presenziato all’evento Adèle Exarchopoulos, Niels Schneider, Iris Law, Dylan Sprouse, la modella Barbara Palvin, il musicista australiano molto trendy (e sporadica fiamma di Miley Cyrus) Cody Simpson, l’artista Francesco Vezzoli, Luca Guadagnino (che ha diretto l’ultima campagna pubblicitaria per l’abbigliamento maschile del brand), Delfina Delettrez Fendi, Leonetta Luciano Fendi e Nico Vascellari.
Ma a dominare la scena c’erano anche i clienti maschi chiave del marchio italiano: moderni principini cinesi, che giravano per lo store a dozzine.
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