Fendi festeggia i 25 anni della sua iconica borsa “Baguette” in un defilé a New York
Nel caso in cui abbiate dei dubbi, optate per una collaborazione. In un'epoca caratterizzata dalle partnership fra grandi protagonisti della moda, Fendi ha capito bene questo adagio. E lo ha messo in pratica. Infatti, al termine dell'eccezionale sfilata organizzata dalla casa di moda italiana venerdì sera a New York, ben quattro stilisti e una modella sono usciti insieme a salutare.
A dare il via alla sfilata è Kim Jones, il designer delle collezioni femminili di Fendi, che ha fatto abbassare quasi magicamente un enorme sipario beige all'Hammerstein Ballroom, portando a rivelare uno specchio gigante che rifletteva la splendida collezione ideata dal suo ex compagno di squadra Marc Jacobs.
La sfilata celebrava il 25° anniversario dell'iconica borsa “Baguette” di Fendi, la cui stilista Silvia Fendi si è messa al fianco della figlia Delfina Delettrez al momento del saluto finale. Poi i quattro creatori di moda si sono voltati verso l'iconica top model e nuova musa delle Baguette, Linda Evangelista, vestita con un enorme abito in taffetà di seta. Con una Baguette ricamata di color argento al braccio, la top model ha fatto la prima apparizione in passerella dopo sei anni, a seguito del suo ritiro dalla vita pubblica per riprendersi da una reazione insolita alla procedura estetica di congelamento dei grassi nota come CoolSculpting.
Marc Jacobs ha celebrato a modo suo il quarto di secolo della borsa, direttamente nella collezione, in particolare su dei parka di visone con tasche Baguette oversize. Una modella indossava la borsa addirittura come una spallina di seta turchese. La Baguette, in una versione in miniatura munita dell'iconica fibbia a “F” rovesciata, oscillava su catene poste al di sopra di gonne militari, o si reinventava come marsupio.
Lo stilista americano ha incorporato alla collezione anche molti elementi del suo stesso universo (dalle ispirazioni vintage alle strizzatine d'occhio umoristiche), come nelle lunghe felpe di visone a coste, indossate con gonne traslucide. Marc Jacobs ha ironicamente rivoluzionato il logo Fendi: le sue ultime modelle sembravano duchesse sfacciate ricoperte di pelliccia, vestite con abiti a tubo fatti di seta color mastice; l'ultima era avvolta in una stola di pelliccia lunga dieci metri, trascinata sul pavimento della sala da ballo tra gli applausi del pubblico.
In questa collezione mista, i pezzi chiave di Marc Jacobs sono stati senza dubbio i parka in pelliccia rasata, le giacche da sci e i bomber, questi ultimi spesso indossati con minigonne di pizzo metallico. L'atmosfera generale era allo stesso tempo marziale ed estremamente opulenta. A cominciare da Bella Hadid, vestita con una tuta turchese, la cerniera aperta fino all'ombelico, con braccialetto e sciarpa abbinati.
Insomma, una collaborazione astuta e intelligente che amplia il DNA di Fendi e consentirà sicuramente a questo brand in rapida espansione di conquistarsi dei nuovi seguaci. Dopotutto, Kim Jones è lo specialista delle collaborazioni di successo: a capo delle collezioni uomo di Dior, ha collaborato con Shawn Stussy, l'artista KAWS, la star punk Raymond Pettibon e la famosa designer di gioielli Yoon Ahn.
“Inizialmente, Kim mi ha contattato per creare una capsule, ma il progetto è cresciuto”, spiega Marc Jacobs, che in precedenza aveva collaborato con Kim Jones quando gestivano rispettivamente i dipartimenti di moda femminile e maschile di Louis Vuitton.
“Quello che mi è piaciuto di questo progetto è che conoscevo molto bene il lavoro di Kim in Vuitton; ho iniziato guardando quello che aveva realizzato per Fendi, prima di pensare a cosa volevo dire del marchio”, ha spiegato Marc Jacobs, assalito da un branco di paparazzi che si sono spinti dietro le quinte per scattare foto.
La serata si è trasformata in una reunion per le top model degli ultimi decenni: Kate Moss, Amber Valletta e Christy Turlington si sono accalcate al fianco di Sidney Toledano, il boss di LVMH, e Serge Brunschwig, quello di Fendi. Prima di essere raggiunte dalle muse contemporanee Kim Kardashian e Winnie Harlow. Kim Jones, schieratosi alle loro spalle, sembrava niente più di uno stilista che studia al college mentre indossava un maglione a quadri decorato con il logo “Mix” ben visibile.
Numerosi designer sono venuti a rendere omaggio al marchio italiano, da Zac Posen a Tommy Hilfiger, oltre al sindaco di New York Eric Adams, che giovedì sera ha aperto la stagione dei 141 show con un cocktail party nella sua residenza ufficiale, Gracie Mansion.
L'intera città sembra essere stata travolta, quasi risucchiata dalla moda: a Soho, degli operai stavano dando gli ultimi ritocchi a un gigantesco cartellone pubblicitario “Fendi Roma”. Molte pensiline degli autobus stanno mostrando i video dei marchi che sfilano questo fine settimana, in particolare quello della nuova capsule “Cara Loves Karl”, che viene presentata lunedì in una festa all'ultimo piano di un grattacielo degli anni '20 a Wall Street.
Fendi non sta certo a guardare quando si tratta di festeggiare: il marchio romano ha causato un ingorgo su Lafayette Street, dove ha organizzato una cena, e un pandemonio su Ludlow Street, per il suo after party presso la Soho House, nel Lower East Side.
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