26 giu 2014
Federpreziosi , con il comparto in sofferenza, fa il punto sul suo impegno dell'ultimo anno
26 giu 2014
“Abbiamo di fronte temi e problemi di diverso ordine e grado. Dobbiamo operare con giudizi di priorità, sapendo che le questioni legate alla programmazione delle iniziative da intraprendere, l’analisi della situazione del mercato, sono preminenti; per affrontarle e risolverle occorre un pensiero strategico che le orienti e le guidi in un momento in cui le difficoltà, anche per quanto riguarda le vendite, si sono particolarmente acuite”. E’ con queste parole che il Presidente Giuseppe Aquilino ha aperto lo scorso 18 giugno i lavori dell’assemblea annuale di Federpreziosi, nella prestigiosa sede dell’Università e Nobil Collegio degli Orefici a Roma.
Si devono operare scelte determinate e puntuali che possano catalizzare l’attenzione sulle problematiche che ostacolano la ripresa di un comparto che, ha ribadito il Presidente Aquilino, è in forte sofferenza non solo per la contrazione delle vendite, ma anche e soprattutto per la mole di adempimenti di carattere fiscale che, di fatto, stanno impedendo un’inversione della tendenza negativa.
Con estrema chiarezza, Aquilino imputa a tracciabilità e limitazione dell’uso dei contanti il calo delle vendite drammatico e senza precedenti, sottolineando, nel contempo, l’estrema positività delle nuove e confortanti prospettive di dialogo che su questa problematica si sono aperte con l’attuale Governo.
Dello stesso avviso, il Vice Presidente di Confcommercio, Renato Borghi, che ha preso la parola durante l’assemblea, complimentandosi per l’operato di Federpreziosi e dando la disponibilità della Confederazione Nazionale a intervenire prontamente affinché vengano rivisti non solo i limiti ora in vigore (anche in previsione dell’imminente direttiva europea che, a livello comunitario, abbasserà la soglia da 15.000 a 7.500 euro), ma anche i vincoli in termini di tracciabilità legati allo spesometro.
A questo proposito, il Presidente Aquilino ha sottolineato come nei Paesi europei il 70% dei pagamenti face to face venga effettuato in contanti, pur con importanti differenze. In Italia, l’uso di strumenti elettronici, quali le carte di pagamento, è contenuto, a fronte di una diffusione del contante superiore alla media europea e pari all’80% dei pagamenti.
Federpreziosi continua a prestare attenzione all’analisi dei disegni di legge settoriali all’esame della Xª Commissione del Senato, intervenendo proattivamente in ambito governativo onde evitare ricadute negative sul comparto. E’ generale convinzione che una maggiore trasparenza del mercato e del ruolo degli operatori sia una delle leve indispensabili per il rilancio del comparto e debba passare necessariamente anche attraverso un processo di condivisione con le altre rappresentanze imprenditoriali di settore con le quali la Federazione si è costantemente confrontata negli ultimi mesi, nella convinzione che l’unità di intenti sia l’unica strada da perseguire per ottenere risultati degni di nota.
Se da un lato le imprese richiedono informazioni certe, mirate, tempestive, specializzate, utili alla conoscenza delle dinamiche del mercato e della sua evoluzione, dall’altro è importante richiamare l’attenzione sul comparto da parte di tutti i soggetti di riferimento. In questo senso appare evidente il risultato dell’impegno, non solo in termini economici ma anche di lavoro del gruppo operativo della Federazione, con comunicati stampa, circolari, periodiche rassegne stampa di settore e newsletter riassuntive dei contenuti del sito web federale. Per potenziare ulteriormente le informazioni fornite da quest’ultimo, l'associazione sta pensando all’apertura di un blog Federpreziosi, attraverso il quale convogliare l’interesse al mondo dei preziosi anche da parte dei non addetti ai lavori.
Federpreziosi ha ricordato la sua partecipazione ai lavori degli annuali Congressi di CIBJO, la Confederazione Mondiale della Gioielleria, del cui consiglio di amministrazione Federpreziosi fa parte nella persona del suo presidente: ultima, dopo il 2013 a Tel Aviv, quella dello scorso maggio a Mosca.
Giuseppe Aquilino ha concluso la disamina di dodici mesi di intensa attività associativa esprimendo soddisfazione per il lavoro svolto dalle associazioni territoriali e dai componenti il direttivo e ha invitato gli operatori del settore orafo di ogni livello ad abbandonare antagonismi e particolarismi per perseguire realmente ed efficacemente i comuni interessi.
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