5 giu 2019
Febe lancia la salopette “contemporanea”
5 giu 2019
Un capo iconico, che ha origini nel tardo Settecento, rivisitato in chiave fashion e contemporanea. Questo è il concept di Febe, il nuovo brand di abbigliamento donna fondato da Alessandro Dell’Aquila, che ruota intorno al concetto di salopette, codificato nel 1890 da Levi Strauss e Jacob Davis e diventato negli anni ’60 e ’70 protagonista della rivoluzione culturale dell’epoca e simbolo di libertà dagli schemi convenzionali.
Prodotta in Italia sotto la direzione artistica di Antonio Bandini Conti, la collezione “zero” pensata da Febe per l’AI 19-20 rielabora le proporzioni della salopette proponendo capi moderni che diventano abiti per il giorno e per la sera. Fonte di ispirazione sono i costumi tradizionali delle popolazioni delle Ande in Sud America; i colori di punta sono il rosso intenso, l’ocra dorato e il blu pavone, in tinte unite a contrasto, oppure mescolati insieme per creare maxi-geometrie all-over. I materiali spaziano dal cotone all’eco- pelle, al cady, alla duchesse. La variante da sera è arricchita da ruches sulla schiena e sullo scollo, mentre nei modelli in cui possono essere calate, le pettorine sono foderate e stampate all’interno. La fascia prezzi retail è quella del lusso contemporaneo, tra i 450 e i 900 euro.
Dal punto di vista distributivo, Febe sta lavorando alla creazione di un network wholesale, come ha spiegato a FashionNetwork.com Dell’Aquila: “Stiamo impostando al meglio la strategia distributiva in maniera tale che risulti coerente e adeguata al brand. L’obiettivo della prima stagione è di trovare la giusta sinergia con realtà come shop multibrand e concept store, per poi percorrere la strada dei department store dalla seconda stagione in poi. Sicuramente più che un discorso quantitativo la mira è quella di individuare i partner ideali che riescano a collaborare con noi, trasmettendo il corretto messaggio e che garantiscano al brand il giusto posizionamento”.
I principali mercati su cui il marchio intende puntare sono Italia ed Europa, ma già dalle prime stagioni sarà approcciato il mercato asiatico e, a seguire, gli Stati Uniti.
“Al momento non sono previsti nei piani commerciali aperture relative a punti retail Febe. Nulla lascia escludere però la possibilità di sviluppare, in presenza di particolari circostanze, dei pop-up store che permettano al pubblico e alla clientela di vivere l’esperienza del canale di vendita diretto, interpretato e gestito dal brand”, aggiunge Dell’Aquila.
Sul fronte e-commere, Febe attuerà una strategia mista, che prevede inizialmente l’apertura del proprio shop online, già nel 2020, a cui potrebbero aggiungersi collaborazioni con i principali marketplace su alcuni capi o capsule collection. L’obiettivo della società è di raggiungere un fatturato di 5 milioni di euro nei primi tre anni.
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