31 lug 2019
Fazzini chiude il 2018 a 13 milioni, cresce l’EBITDA (+44%) e diminuisce l’indebitamento
31 lug 2019
Fazzini, azienda di biancheria per la casa alto di gamma fondata nel 1976 a Cardano al Campo (VA), sta cominciando a raccogliere i primi frutti della strategia avviata quattro anni fa e basata su due direttrici principali: sviluppo retail e internazionalizzazione.
“Negli ultimi mesi del 2018 abbiamo aperto ben 5 punti vendita monomarca, arrivando a 12 in totale, gli ultimi 3 tra novembre e dicembre a Orio al Serio (BG), Castelletto Ticino e Corsico (MI). Il 2019 sarà un anno di consolidamento, ma già dal 2020 prevediamo di ripartire con l’espansione retail, puntando sempre al centro città o ai principali centri commerciali italiani”, ha raccontato a FashionNetwork.com Marco Fazzini, Amministratore della società. “È davvero notevole che un’azienda che ha effettuato investimenti così importanti sia riuscita al contempo a migliorare il proprio EBITDA e a diminuire l’indebitamento”.
Fazzini, che ha chiuso il 2018 con un fatturato di 13 milioni di euro, in crescita del 6%, ha infatti visto il proprio margine EBITDA balzare di quasi il 44%, a 1,25 milioni di euro, e l’indebitamento (PFN) diminuire da 2,55 a 1,45 milioni di euro (-43%).
Sul fronte internazionalizzazione, la società sta sfruttando la licenza di La Perla Home, che detiene dal 2015, per posizionare all’estero anche il proprio brand di società: “Oltre che presso la Rinascente, con La Perla Home siamo presenti con dei corner nei principali department store a livello internazionale, come Bosco dei Ciliegi in Russia, Manor in Svizzera e altri in Asia, a Taiwan e in Corea. Inoltre, siamo stati selezionati da Harrod’s, dove avevamo un corner dal 2015, per rientrare nel nuovo piano dedicato al lusso, con uno spazio completamente rinnovato in collaborazione con Hangar Design Group”, prosegue Marco Fazzini. “L’esperienza con La Perla ci aiuta a capire le diverse esigenze e i differenti gusti dei vari mercati, informazioni fondamentali anche per l’espansione all’estero della collezione Fazzini”.
Dal punto di vista stilistico, infatti, l’azienda ha riunito tutte le proprie linee nella main collection e sta portando avanti un processo di internazionalizzazione della collezione. Fazzini non dimentica però il mercato domestico, che rappresenta ancora l’85% del proprio fatturato: sta infatti sviluppando delle capsule collection di alta qualità, ma a costi più accessibili, pensate ad hoc per l’Italia.
Lo scorso anno l’azienda ha anche ricevuto l’importante riconoscimento “Company to Watch” da parte di Cerved, società di informazione del credito che ogni anno compila una ricerca su diversi settori industriali e merceologici. Analizzando oltre 200 realtà del settore della biancheria per la casa, Cerved ha valutato il ruolo di leadership, il modello di business, il potenziale di crescita, l’attuazione di strategie innovative.
Nell’ambito di tale analisi, Fazzini si è distinta per una performance di vendita superiore alla media e per il buon livello di ricavi raggiunto, oltre che “per la capacità di rispondere alle esigenze del mercato con prodotti di qualità e di elevato valore estetico, per la ricca gamma d’offerta e la distribuzione estesa e capillare in grado di soddisfare un’ampia clientela, per la presenza a fiere di rilievo, sponsorizzazioni e investimenti nella comunicazione”.
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