Fast Retailing (Uniqlo) rivede al rialzo gli obiettivi per il FY 2020/21
Il colosso giapponese dell’abbigliamento Fast Retailing, conosciuto soprattutto per il suo brand principale Uniqlo, ha rivisto leggermente i suoi obiettivi di fatturato e utile operativo per l’anno fiscale 2020/21, grazie a un primo trimestre superiore alle attese.
Il gruppo prevede oggi un giro d’affari di 2.210 miliardi di yen (17,01 miliardi di euro) per l’esercizio iniziato il 1° settembre scorso, contro una precedente stima di 2.200 miliardi di yen, in crescita del 10% rispetto all’anno fiscale 2019/20. L’utile operativo dovrebbe attestarsi a 255 miliardi di yen (anziché 245 miliardi), registrando un balzo del 70,7% rispetto all’esercizio precedente.
Il gruppo non ha però modificato gli obiettivi per l’utile netto, rimasti a 165 miliardi di yen, che rappresenterebbero un aumento dell’82,6% rispetto all’anno prima, segnato dalla crisi sanitaria mondiale, e un ritorno ai suoi profitti record di prima della pandemia.
“Abbiamo alzato le nostre previsioni annuali per riflettere la performance migliore del previsto nel primo semestre, ma le nostre stime per il secondo semestre restano invariate”, ha spiegato in un comunicato Fast Retailing, che a inizio anno è diventato il gruppo di distribuzione di moda più valorizzato al mondo in termini di capitalizzazione borsistica, davanti a Inditex e H&M.
Nei primi sei mesi dell’esercizio in corso la società ha generato un utile netto di 105,8 miliardi di yen, vale a dire una progressione del 5,4%; l’utile operativo semestrale è cresciuto del 22,9% a 167,9 miliardi di yen, grazie soprattutto al dinamismo di Uniqlo in Giappone e in Cina.
Tuttavia, il giro d’affari globale del gruppo è rimasto invariato nel periodo, a 1.202,8 miliardi di yen (-0,5%). La forte progressione delle vendite di Uniqlo in Asia, infatti, è stata controbilanciata dal crollo nelle altre aree del mondo, come il Nord America e l’Europa, a causa del Covid-19.
A parte Uniqlo, la società ha dichiarato che il fatturato dei suoi brand internazionali, che includono Princesse tam tam, Comptoir des Cotonniers, Theory e PLST, è calato del -22,2% nel primo semestre, a 54,5 miliardi di yen (420 milioni di euro).
Fast Retailing non ha rivelato il bilancio di ogni singolo marchio, ma ha evidenziato il fatto che il brand Comptoir des Cotonniers "ha registrato una forte flessione dei ricavi e una perdita operativa più importante a causa della chiusura temporanea dei negozi”.
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