Ansa
26 feb 2013
Fashion Week: si chiude con i giovani
Ansa
26 feb 2013
Chiusura insolita per la settimana della moda milanese. Dopo la consueta sfilata dei giovani stilisti emergenti al Castello Sforzesco, per la prima volta a Milano è salito in passerella un designer cinese.

Wang Peiyi, 38 anni e residente a Pechino, ha presentato la sua collezione autunno/inverno 2013-2014 al palazzo della Ragione, con la sua donna preziosa, carica di paillettes, perle, ricami e Swarovski. Prima di approdare in Italia, Wang Peiyi aveva sfilato a Pechino, aggiudicandosi la vittoria al Mercedes-Benz China Young Fashion Award.
Prima di lui, però, nell'ultima giornata dedicata alla moda, l'appuntamento era fissato questa mattina con i giovani di N.U.DE., New Upcoming Designers. Il defilé, organizzato da Camera Nazionale della Moda Italiana con il supporto della Camera del Commercio, si è aperto con Mauro Gasperi e la sua collezione architettonica, fatta di tagli e costruzioni pulite.
Dall'armonia al caos, è arrivata dall'Ade la donna di Francesca Liberatore, tra jacquard di fiamme rosse e nere e tuniche infernali. In passerella sono salite poi Nora Mogalle e Amanda Chapman, due ballerine del Moulin Rouge, a ricordare la collaborazione della stilista con l'attrazione parigina.
Dopo i due designer emergenti è stata la volta di Next Generation, i quattro vincitori della settima edizione del concorso rivolto agli under 30: il giapponese Ryuya Ohishi, che parte dall'idea di una scatola per comporre ogni abito, Miguel Alex, dalla Spagna, che veste la sua conquistatrice di nuovi mondi con i colori della terra e le forme dello spazio, la coreana Lucia Ji Youn Jang, con gli abiti sformati color pastello, e infine l'italiana Isabella Zoboli, che si è aggiudicata il Premio Speciale della giuria, per aver fatto sfilare sia lui che lei in versione biker-chic.
"In Italia abbiamo davvero tanti stilisti 'grandi' in tutti i sensi, anche di età" ha commentato il presidente della CNMI Mario Boselli alla fine della sfilata. "E oggi è una bella giornata perché abbiamo fatto buone cose. Abbiamo bisogno di grande creatività, e qui ci sono state prove di bravura".
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