Fashion Week: Parigi ha in cartellone un programma intenso

Dopo New York, Londra e Milano, Parigi prende il testimone e chiude la maratona delle collezioni di prêt-à-porter femminile per l'autunno-inverno 2015/16. Una Settimana della Moda molto attesa, che si estende su 9 giorni pieni, da martedì 3 marzo a mercoledì 11 marzo.

In programma in questa stagione quattro giovani stilisti che muoveranno i primi passi, due marchi che faranno ritorno nel calendario ufficiale e vari nuovi direttori artistici attesi al debutto alla guida stilistica di grandi griffe. Come John Galliano da Maison Margiela, che torna per la prima volta sulle passerelle parigine quasi quattro anni dopo il suo clamoroso licenziamento da Dior.

La sfilata della prima collezione di prêt-à-porter Maison Margiela firmata dallo stilista inglese rappresenterà uno dei momenti salienti della settimana. Dopo il grande successo ottenuto il 12 gennaio a Londra con il défilé di haute couture, è grande l'attesa da parte del pubblico parigino. La collezione maschile di Maison Margiela, presentata nella capitale nel gennaio scorso, è stata infatti disegnata da un team interno, e non dall'ex stilista di Christian Dior, arrivato in Margiela solo quattro mesi fa.

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Ma tutti gli sguardi saranno anche rivolti verso Guillaume Henry, che presenterà il suo primo show per Nina Ricci sabato 7 marzo, oltre che verso Nadège Vanhee Cybulski, che debutterà da Hermès. La sfilata del sellaio non si svolgerà in chiusura della settimana, come nella scorsa stagione, ma lunedì 9 marzo. Da segnalare anche Adam Andrascik, appena arrivato da Guy Laroche. Lo stilista trentenne, poco conosciuto dal grande pubblico, e che fa parte dell'avanguardia britannica, svelerà la sua prima collezione per Guy Laroche il 4 marzo.

Due nomi ritornano significativamente nel calendario parigino di questa stagione, come indica la transalpina Chambre Syndicale du Prêt-à-porter, des Couturiers et des Créateurs de Mode (la Camera Sindacale del Prêt-à-porter, dei Sarti e degli Stilisti di Moda, ndr.): giovedì 5 marzo Paco Rabanne, griffe curata da due anni dallo stilista bretone Julien Dossena, e lunedì 9 marzo lo stilista belga Lutz Huelle.

Più di 5.000 visitatori sono attesi a Parigi per questa manifestazione, per la quale sono previste 92 sfilate, contro le 93 di settembre 2014, alle quali si aggiungono una decina di show fuori calendario e parecchie presentazioni. I festeggiamenti avranno luogo al Palais de Tokyo, centro nevralgico della Settimana parigina con 18 sfilate, ma anche in altri luoghi emblematici della capitale, come il Grand Palais, il Palais des Beaux-Arts, l’Espace Ephémère Tuileries, l’Hôtel “Salomon de Rothschild”, l’Istituto del Mondo Arabo, l’Hôtel de Ville di Parigi, il Municipio del 4° arrondissement, ecc.

La Settimana della Moda di Parigi mette in primo piano anche i talenti più promettenti e i nomi nuovi. Così, al fianco di giovani stilisti già diventati imprescindibilmente di culto per alcuni (come la francese Christine Phung, il belga Anthony Vaccarello o Jacquemus, autodidatta di 25 anni dal crescente successo), nella giornata di apertura di questo martedì si potranno trovare il giapponese Anrealage, che è entrato in calendario lo scorso settembre, o l'indiano Rahul Mishra, previsto invece mercoledì 11 marzo. In compenso, il marchio street di lusso newyorchese Hood By Air scompare dal calendario parigino dopo il suo primo assaggio di settembre.

Il primo giorno si potranno anche scoprire due giovani brand: Each x Other, la griffe nata nel 2012 dall'incontro fra il designer di moda Ilan Delouis e Jenny Mannerheim, direttrice artistica e gallerista, che propone un guardaroba comune per uomo e donna e si distingue per il suo stile androgino contemporaneo.

Altra novità di quel giorno, la stilista danese Anne Sofie Madsen, che ha cominciato a lavorare sotto l'egida di John Galliano e di Alexander McQueen, lanciando poi il proprio brand nel 2011, che ha debuttato l'anno scorso sulle passerelle londinesi, visto poi nella Fashion Week di Copenhagen, per atterrare infine a Parigi.

Gli altri due stilisti che debuttano nel calendario sono Esteban Cortazar, lunedì 9 marzo, e Vanessa Seward, martedì 10 marzo. Giovane prodigio, l’anglo-colombiano Esteban Cortazar si è fatto notare prima negli Stati Uniti, alla Fashion Week di Miami e di New York appena 18enne, poi in Europa, dove è diventato direttore artistico di Ungaro fra il 2007 e il 2009, prima di rilanciare il proprio brand da Parigi, dove vive dal 2012. Quanto a Vanessa Seward, è stata la direttrice artistica di Azzaro dal 2002 al 2011, e ha lanciato il proprio marchio l'anno scorso con l'aiuto di APC.

Mercoledì 4 marzo sarà il turno fra gli altri di Cédric Charlier, Dries van Noten, Alexis Mabille, Rochas e Vionnet, seguiti giovedì 5 da Balmain, Carven, Rick Owens e Lanvin, mentre, fra i grandissimi, Christian Dior sfilerà venerdì, Mugler, Elie Saab e Nina Ricci sabato, Céline, Ungaro e Givenchy domenica, Hermès e Saint Laurent lunedì, Chanel e Valentino martedì, Vuitton e Miu Miu l'ultimo giorno, mercoledì 11 marzo.

Non figurano più in calendario soprattutto i nomi di Jean Paul Gaultier, che ha detto addio al prêt-à-porter in settembre, e di Viktor & Rolf. Le due griffe hanno deciso di concentrarsi sull'alta moda. E' assente anche Maxime Simoëns, che ha ufficializzato in gennaio la sua separazione dall'azionista LVMH, e che nell'occasione aveva annunciato di volersi prendere una pausa dallo sviluppo del suo marchio.

Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)