Fashion Week di Parigi: l’uomo si concede un’esplosiva line-up
Tutto ciò che è più d’avanguardia nella moda maschile sembra essersi dato appuntamento a Parigi. La capitale francese prende il testimone da Londra e Milano, confermando il suo dominio e il suo incomparabile potere attrattivo. Mai come in questa stagione la Fashion Week Homme parigina aveva offerto un cartellone così interessante ed eccitante. Da martedì 15 gennaio a domenica 20, la Ville Lumière accoglierà 56 sfilate dedicate alle collezioni di menswear per l’autunno-inverno 2019/20, contro le 50 del giugno scorso.

Un programma allettante, che però rischia di essere interrotto sabato 19 dalle manifestazioni dei gilet gialli. Il che ha spinto alcune case di moda a spostare la loro sfilata, come Thom Browne, che sfilerà prima quello stesso giorno, o Dior, che ha anticipato il suo show il giorno prima alle 18, obbligando Enfants Riches Déprimés, programmato alla stessa ora fuori calendario di scalare alle 20. Il défilé di Sacai è invece anticipato dalle 10 alle 9 il sabato mattina, mentre Andrea Crews passa dalle 13 alle 15.
In cartellone, al fianco dei grandi nomi Louis Vuitton, Dior, Hermès, Balmain e degli imprescindibili stilisti giapponesi, undici nomi nuovi, fra debuttanti e grandi ritorni, griffe prestigiose e stilisti emergenti, mentre cinque marchi escono dal calendario: Y/Project, che ha sfilato al Pitti Uomo questa stagione; Maison Margiela e Agnès b, che hanno optato per uno show misto durante la donna a partire dal 2019; Lanvin, comprato in febbraio dal gruppo cinese Fosun International, passa il turno, dopo che il direttore artistico del menswear, Lucas Ossendrijver, ha lasciato la maison dopo 14 anni; infine, Alexander McQueen ha ormai deciso di presentare le sue collezioni d’abbigliamento maschile sotto forma di eventi più intimi. Il primo si svolgerà a Londra nel maggio del 2019.
Queste defezioni saranno ampiamente compensate da una bella serie di novità, tra le quali l’attesissimo show di Celine Homme by Hedi Slimane, che chiuderà la settimana domenica 20 alle ore 20 e dovrebbe segnare un nuovo capitolo importante per la casa di moda. I look Homme svelati in settembre (vedi foto) insieme alla collezione femminile sono stati particolarmente apprezzati dai buyer. Lo stilista, che ha rivoluzionato la silhouette maschile nel suo passaggio da Dior all’inizio degli anni 2000, non mancherà di fare sensazione e scatenare isteria…
Altro show ad alta tensione sarà quello di Berluti, dopo l’arrivo al timone del brand di Kris Van Assche, mentre il marchio era stato assente in giugno dopo la partenza di Haider Ackermann. Il designer belga, che ha disegnato il menswear di Dior per 11 anni, ha svelato alcuni outfit lo scorso ottobre e ha cambiato il nome alla label in “1895 Berluti Paris”. Grande attesa per la sua prima sfilata, venerdì 18 alle 13.
A fianco di Berluti, da segnalare altri due grandi ritorni: quello di Vetements, che ha sfilato nel corso della Haute Couture lo scorso luglio, che adesso si posiziona nuovamente sul calendario maschile, e quello di Raf Simons, che torna a Parigi dopo due anni a New York. Lo stilista belga, che è appena stato licenziato da Calvin Klein, di cui è stato direttore creativo dall’agosto 2016, aveva scelto di stabilirsi nella Grande Mela, dove sfilava anche il suo marchio di menswear. Ora sembra aver chiuso l'avventura americana.

Tra le nuove stelle parigine, bisognerà contare anche sull’irlandese Jonathan Anderson, che abbandona Londra per una sola stagione per presentare a Parigi la collezione della propria etichetta J.W. Anderson. Lo stilista sarà presente anche sabato 19 con Loewe, il marchio spagnolo di cui è direttore artistico, che entra nel calendario delle sfilate maschili di Parigi.
Altri grandi momenti, la primissima sfilata di Jil Sander a Parigi, venerdì 18, dopo che il marchio ha abbandonato le passerelle milanesi dopo molti anni, e quella dell’uomo di Jacquemus, la cui collezione è stata lanciata l’estate scorsa con uno show a Marsiglia. Saranno osservate con molta attenzione anche le seconde collezioni di Virgil Abloh per Louis Vuitton, giovedì 17, e di Kim Jones per Dior, sabato 19, e domenica 20 quella di Alyx, che ha debuttato a Parigi lo scorso giugno.
Un martedì ricco di novità
La prima giornata, martedì 15, ricca di novità, costituirà anche uno dei momenti principali della Fashion Week, vedendo per la prima volta in calendario tre fra gli stilisti di maggiore successo del momento. Il designer ststaunitense Heron Preston aprirà le danze a Parigi alle 15 con la sua label street, workwear e sartoriale. Lanciato all’inizio del 2017, il marchio sta vivendo un’espansione folgorante.
Questi sarà seguito alle 16 da Fumito Ganryu, che ha scelto la Città della Luce dopo l’applauditissimo lancio al Pitti Uomo di Firenze nel giugno scorso della sua nuova linea di casualwear, dagli accenti sportivi e di athleisure. Infine, la sera alle 20, i riflettori si accenderanno su un altro talentuoso designer giapponese, Takahiro Miyashita, conosciuto per la sua estetica urban sperimentale. Lo stilista ha sfilato alla Fashion Week maschile di Parigi in passato col suo primo marchio, Number (N)ine, fondato nel 1996, che ha chiuso nel 2009. Ora torna nel calendario con una nuova etichetta, Takahiromiyashita The Soloist, lanciata nel 2010, che ha sfilato per la prima volta a Tokyo e a Firenze, al Pitti Uomo, nel gennaio 2018. La giornata si concluderà con lo show fuori calendario del marchio danese di streetwear di lusso Han Kjøbenhavn.

Parigi brilla anche per il suo eccitantissimo calendario di presentazioni, anche in questo caso ricco di nomi nuovi e grandi debutti. A cominciare da Maison Kitsuné, che venerdì 18 svelerà la prima collezione in assoluto della nuova direttrice artistica, la sudcoreana Yuni Ahn, che in precedenza era la direttrice del design delle pre-collezioni e delle collezioni per le sfilate di Céline, dopo molte stagioni passate alla creazione degli accessori sotto l’egida di Phoebe Philo.
Anche Rochas Homme aprirà un nuovo capitolo della sua storia, sabato 19, sotto la guida del nuovo direttore creativo Federico Curradi, così come Smalto, venerdì 18, con l’arrivo ai comandi di Jean-Luc Amsler. Nell’agenda delle presentazioni più attese, non sono da perdere neanche quelle del marchio Clot di Edison Chen e Kevin Poon, entrambi di Hong Kong, della coreana System e della francese Oneculture, al debutto assoluto. Ma anche quelle della label sostenibile Phipps, lanciata lo scorso anno da Spencer Phipps, un ex stilista del menswear di Dries Van Noten, del giapponese Yoshio Kubo e ancora di Lazoschmidl, brand fondato nel 2014 dal duo tedesco-svedese Josef Lazo e Andreas Schmidl, che sfila abitualmente a Stoccolma.
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