Fashion for Good lavora su poliesteri biodegradabili
L'organismo Fashion for Good, che riunisce gruppi di moda come Adidas, C&A, Kering, Otto Group e PVH Corp, ha annunciato un'iniziativa collettiva focalizzata attorno ai poliidrossialcanoati (o fibre PHA). Si tratta di poliesteri biodegradabili destinati a ridurre l'impronta di carbonio dell'industria tessile, considerando che il poliestere rappresenta la metà dei materiali da essa prodotti ogni anno.

Il progetto è finanziato dalla Laudes Foundation, in collaborazione con aziende come Bestseller, Norrøna, PVH Corp (Calvin Klein, Tommy Hilfiger…), e la Fabrics Division di W. L. Gore & Associates (Gore-tex). Ai prossimi sviluppi prenderanno parte anche aziende innovative come Bio Craft Innovation (ex Biomize), Full Cycle Bioplastics e Newlight Technologies.
“C'è un urgente bisogno di trovare alternative alle fibre essenzialmente fossili utilizzate nell'industria della moda, in particolare dei biosintetici provenienti da fonti rinnovabili”, spiega Katrin Ley, amministratore delegato di Fashion for Good. “I polimeri PHA rappresentano una soluzione entusiasmante, ma difficile, per ridurre le emissioni di carbonio nel settore della moda, e questo progetto mira a stimolare l'innovazione in questo settore per portarli su larga scala”.
L'obiettivo di questa iniziativa è quindi valutare il potenziale dei PHA, accelerare lo sviluppo e la produzione di nuove fibre e determinare possibili miglioramenti nella catena d’approvvigionamento tradizionale. I percorsi di fine utilizzo delle fibre saranno valutati da test di degradazione e riciclabilità condotti da terzi per garantire la circolarità, afferma Fashion for Good.
Oltre ai test effettuati con il Nonwovens Innovation & Research Institute (NIRI), i test di degradazione dei materiali verranno eseguiti dall'Organic Waste Systems (OWS). L'obiettivo è che i tre partner tecnici del progetto possano presentare i frutti del loro lavoro entro la fine del 2022, mentre i risultati dei test sono destinati a essere resi pubblici.
Nel settore del tessile-abbigliamento, il poliestere ha rappresentato il 52,2% dei materiali utilizzati nel 2019, molto davanti al cotone (23,3%). E la quota di poliesteri riciclati resta ancora limitata: quello stesso anno, dei 57,7 milioni di megatonnellate di poliestere utilizzate, il 14% era poliestere riciclato, in aumento di 5 punti rispetto all'ultimo decennio. E questo nonostante la flessione intervenuta nel 2018. Il riciclaggio è reso difficile in particolare dalla quasi generalizzazione delle mischie.
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