Fashion Week Homme: cosa cambia nei saloni parigini
Cosa succederà ai saloni maschili che si svolgeranno in parallelo alla Fashion Week Uomo di Parigi questa stagione? Organizzato dal 19 al 21 gennaio 2018, l’appuntamento “Man” si svolgerà di nuovo in Place Vendôme, e occuperà come l’anno scorso due differenti spazi, il Pavillon Vendôme e l’Hôtel d’Evreux, oltre a uno showroom che dal 17 al 21 gennaio accoglierà 25 marchi al numero 5 bis di rue Froissart. “Man” ospiterà nel salone “classico” un centinaio di brand, un numero simile a quello dello scorso giugno, come Paraboot, Fred Perry, Gitman Vintage, Sage de Crêt, Arpenteur, Le Mont Saint Michel o Veja, oltre a una decina di nuovi nomi.
Tra questi ultimi, Ovadia & Sons, brand newyorchese distribuito in più di 70 punti vendita negli Stati Uniti, finalista del CFDA/Vogue nel 2013 e dell’International Woolmark Prize l’anno successivo. O ancora, Schnayderman’s, specialista svedese della camiceria, e Ancor (presso lo showroom di rue Froissart), label parigina lanciata nel 2016 e caratterizzata da un mix tra cultura street e classica e da una produzione francese.
Oltre a “Man Paris”, i fondatori, Antoine Floch, Olivier Migda e Romain Bernardie-James, che porteranno Man a New York (dal 23 al 25 gennaio), stanno riflettendo anche su un format più coerente per la donna a Parigi e si stanno dedicando a un nuovo progetto di salone a Tokyo, un luogo di espressione dedicato a una ventina di marchi con un legame con il mercato giapponese, il cui contenuto sarà svelato il 12 gennaio.
Nel frattempo, "Man Paris" attende i suoi visitatori a partire dal 19 gennaio, accogliendoli con un cocktail serale che si svolgerà all’interno del salone il giorno dell’apertura, seguito dal giorno successivo da un evento nel nuovo bar dell’Hôtel Bourbon.
Per quanto riguarda “Capsule”, dopo diverse stagioni presso la Maison de la Mutualité, il salone acquisito nel 2014 da Reed Exhibitions arriva nel terzo arrondissement, precisamente al numero 14 di rue du Vertbois, per un’edizione ridotta dal 19 al 21 gennaio. Sui quattro livelli dello spazio, Capsule accoglierà una cinquantina di griffe creative (contro il centinaio del passato), “marchi indipendenti dal design il più cool possibile”.
Oltre a nomi famosi come Eastpak o Naked & Famous Denim, “Capsule” presenterà talenti emergenti come Sol-Sol, una label streetwear originaria dell’Africa del Sud, che ha già collaborato con Levi’s; Syndicate Original, marchio di streetwear made in Ucraina; Seveskig, che unisce pelle e sartorialità; o ancora Wons Mous e i suoi accessori in pelle. Tra i brand francesi, da segnalare la presenza di Veni Vedi Vici, marchio parigino di t-shirt con grafiche, e Cabane, specialista della maglieria e del made in France, lanciato recentemente da Alix Briffaud.
Medesime date (19-21 gennaio) per il salone Tranoï quest’anno, ma un cambio di organizzazione, con tematiche e scenografie nei vari spazi. Concretamente, il Carreau du Temple, che riunirà un centinaio di marchi maschili, un numero in diminuzione, si articolerà in quattro distinti universi: "The Hype Society", con un mood streetwear, sportswear e tendenze hip-hop, "The Rule Breaker", più rock e anticonformista, "The Timeless" con i brand senza tempo e "The Eclectic", dedicato a quelli più eccentrici.
Saranno una cinquantina i marchi nuovi, come Guerrilla-Group (collettivo di Taiwan), M’s Braque (brand vintage giapponese) o ancora Les Hommes Urban (linea sport di Les Hommes), la griffe americana John Varvatos, la label francese Agnelle e Wattinne Paris.
Oltre alle diverse tematiche, il salone propone anche un gruppo dedicato a una quindicina di brand emergenti, tra cui il duo creativo di Bodybound, ex finalisti del Festival di Hyères basati a Londra, i Lettons de Mareunrol’s e il collettivo parigino 8IGB.
Da segnalare anche l’invito fatto a 10 creativi asiatici “"10 Asian designers to watch", in collaborazione con Fashion Asia Hong Kong e Hong Kong Design Centre, che presenterà durante i tre giorni del salone le collezioni di Christian Dada, Simon Gao o ancora The World is Your Oyster.
Paradossalmente, l’appuntamento un tempo dedicato al 100% all’uomo registra un dinamismo maggiore per quanto riguarda il numero di espositori per la donna. Concentrata nel Palais de la Bourse, l’offerta femminile, inizialmente dedicata alle pre-collezioni, proporrà un centinaio di marchi, un numero ormai equivalente alla proposta uomo.
Infine, il salone sarà presente dal 18 al 23 gennaio anche al numero 108 di rue Vieille du Temple, nel terzo arrondissement, accogliendo nell’ambito di "Tranoï Week" il London Show Rooms del British Fashion Council con, tra i marchi maschili da scoprire, Art School e la sua identità bizzarra o Stefan Cooke, vincitore del H&M Design Award 2018.
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