Ansa
26 mar 2014
Fashion Revolution Day il 24 aprile
Ansa
26 mar 2014
Nel primo anniversario della strage di Rana Plaza a Dacca (Bangladesh) dove hanno perso la vita 1.133 operai del tessile, arriva una campagna che promuovere l'industria della moda più etica. Il Fashion Revolution Day, sostenuto da Altromercato con altraQualità ed Equomercato, il prossimo 24 aprile vuole porre una domanda: "Chi ha fatto i tuoi vestiti?". Per rispondere basterà indossare gli abiti a rovescio, fotografarsi e condividere le foto su Fb e Twitter con l'hashtag #InsideOut.
Il 24 aprile in 40 Paesi, in tutto il mondo di persone ed entità che ruotano intorno alla moda, dai coltivatori di cotone ai lavoratori delle fabbriche, dai grandi marchi ai negozi di abbigliamento, dai consumatori agli attivisti, si sosterrà un messaggio di giustizia che celebrerà la moda come forza di cambiamento, mostrando il proprio sostegno a chi vuole creare nella moda filiere trasparenti, etiche e giuste.
Il Fashion Revolution Day sarà un'occasione non solo per ricordare le vittime di Rana Plaza, ma soprattutto per promuovere una maggiore consapevolezza di tutto quello che c'è dietro ai vestiti che indossiamo (chi li ha realizzati, dove e come), costi, paghe e delle condizioni dei lavoratori, dell'impatto della moda in ogni fase del processo di produzione, e per dimostrare che un nuovo modello economico ed un consumo responsabile è possibile, attraverso la valorizzazione di realtà che creano un futuro più sostenibile e che realizzano capi praticando una filiera etica, come avviene nel commercio equo e solidale.
La campagna è nata in Gran Bretagna da un'idea di Carry Somers, pioniera del fair trade. In Italia è sostenuta da Altromercato, e alte realtà etiche come altraQualità ed Equomercato.
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