Fashion Film Festival Milano: per la 5° edizione focus su donne e green

Di

Laura Galbiati

Pubblicato il
27 lug 2018

Fashion Film Festival Milano, l’evento voluto da Constanza Cavalli Etro per dar voce alla moda attraverso il linguaggio dei fashion film, torna a Milano durante la fashion week di settembre per la sua quinta edizione, con il patrocinio di Camera Nazionale della Moda Italiana, del Comune di Milano e con il supporto di Grey Goose.

 
Per la prima volta, il Festival avrà una durata di sei giorni, a partire dalla serata inaugurale del 20 settembre; dal 21 al 24 i visitatori potranno accedere direttamente all’evento presso l’Anteo Palazzo del Cinema, mentre il 25 settembre saranno nominati i vincitori con una cerimonia su invito presso il Teatro dell’Arte de La Triennale di Milano.
 
I temi chiave di questa edizione saranno le donne, in particolare il talento femminile nella moda, nel cinema e nell’arte, già proposto lo scorso anno, e, novità 2018, il “green”, con la categoria “Best Green Fashion Film”. Accanto a nomi famosi come Prada, Hermès, Dries Van Noten, Rag & Bone, Valentino, Armani e Wim Wenders, il festival darà spazio a nomi emergenti e giovani talenti.

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I cortometraggi saranno valutati da una giuria internazionale formata da: Ana Lily Amirpour, regista; Max Vadukul, fotografo inglese di fama internazionale; Piera De Tassis, direttrice artistica dell'Accademia David di Donatello e direttrice della rivista Ciak; Caroline Corbetta, curatrice d’arte contemporanea, scrittrice e giornalista; Pablo Arroyo, creative director di L’Officiel Hommes Francia; Orsola de Castro, fondatrice di Fashion Revolution e attivista ambientale per la moda sostenibile; Umit Benan, fashion designer di origini turche; Nicoletta Santoro, creative director at large della rivista Town&Country.

Anche il pubblico potrà votare online, decretando il vincitore del “People’s Choice Award”. Infine, Grey Goose ha istituito il premio speciale “Live the moment tribute by Grey Goose”, che premierà l'artista che si distinguerà per aver interpretato la realtà contemporanea in modo innovativo.