Farfetch vede precipitare le sue azioni in seguito all'annuncio di un investimento ambizioso ma costoso
Le azioni Farfetch sono in calo di oltre un quarto rispetto a una settimana fa, con il prezzo delle azioni del retailer online del lusso che ha toccato i 5,70 dollari (5,41 euro). Un livello storicamente basso, ben al di sotto dei 70 dollari (66,46 euro) e oltre a cui si scambiavano all'inizio dello scorso anno. La causa? Il costo dei suoi ambiziosi progetti, rivelato giovedì in occasione di una presentazione, non è piaciuto ai suoi investitori.
Il costo delle partnership siglate dal gruppo con grandi nomi come Richemont sarebbe di circa 170 milioni di dollari (161,40 milioni di euro). Considerato l’aspetto del "profitto immediato" del mercato azionario, il calo delle azioni non sorprende.
La presentazione di giovedì, tuttavia, ha portato anche buone notizie per gli azionisti, in particolare un ritorno alla crescita previsto per il prossimo anno, dopo il calo delle vendite nel terzo trimestre. Nel frattempo, il valore lordo della merce (GMV) potrebbe aumentare del 22% a quasi 5 miliardi di dollari (4,75 miliardi di euro) entro la fine del prossimo anno e potrebbe raddoppiare entro il 2025, nonostante il calo di circa il 7% previsto per quest'anno.
Per il 2023, Farfetch raggiungerà quasi 500 milioni di dollari (475 milioni di euro) in GMV attraverso le sue altre collaborazioni. La piattaforma di moda ha appena acquistato quasi la metà delle azioni di Yoox Net-A-Porter da Richemont e sta anche lavorando con diversi distributori e insegne per potenziare i loro negozi online, tra cui Bergdorf Goodman, Harrods, Thom Browne e Ferragamo.
Farfetch ha citato l'esempio del marchio francese di prêt-à-porter Ami, che utilizza il suo servizio Platform Solutions. Il gruppo ha precisato che il brand ha registrato un tasso di crescita annuo composto del 58% dei ricavi e un fatturato del 44% nei mercati extra europei (rispetto al 27% all'inizio della partnership).
Oltre all'integrazione di YNAP, la collaborazione con Richemont significherà anche che le griffe del gruppo svizzero del lusso utilizzeranno il marketplace di Farfetch. Ciò avrà l'effetto di stimolare l'offerta dell’e-tailer e in particolare la sua presenza nel segmento degli orologi e dei gioielli (l’hard luxury), il che secondo Edward Sabbagh, Marketplace Director di Farfetch, rappresenta una "grande opportunità".
La partnership darà a Farfetch maggiore visibilità attraverso i marchi Cartier, Van Cleef & Arpels e Buccellati di Richemont, poiché negli ultimi anni il business della gioielleria ha guadagnato in popolarità tra i consumatori online molto facoltosi.
L'integrazione di tutti i marchi di Richemont richiederà diversi anni, ma dovrebbe rappresentare un volume significativo di attività per il futuro, il che giustifica il rapido salto che punta ai 10 miliardi di dollari (9,50 miliardi di euro) di GMV entro il 2025.
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