Farfetch: nonostante le perdite, José Neves parla di “trimestre fantastico”
Rivelando i risultati trimestrali, Farfetch ha evidenziato una serie di indicatori incoraggianti. Ma l'informazione importante è che il gigante dell'e-commerce di lusso rimane in deficit e le sue perdite sono addirittura peggiorate nel periodo di tre mesi conclusosi alla fine di settembre.

Per gli analisti di Bernstein la società “consuma troppi soldi”. Ma dato che le perdite del terzo trimestre sono state minori del previsto, il prezzo delle azioni di Farfetch è aumentato di circa il 20% mentre scriviamo queste righe.
Di fronte a questo notevole aumento, ci si potrebbe chiedere cosa abbia rassicurato gli investitori. Cominciamo dalla brutta notizia. La perdita netta è aumentata dal 10,6%, a 85,5 milioni di dollari (77,4 milioni di euro). Un calo spiegato dalle fluttuazioni dell’utile adeguato prima di interessi, imposte e ammortamenti, dalle dotazioni per gli ammortamenti, dai pagamenti in azioni e da altri elementi eccezionali legati agli asset recentemente acquisiti e agli investimenti. Invece la perdita rettificata al lordo di interessi, imposte e ammortamenti è salita del 10,3%, a 35,6 milioni di dollari (32,2 milioni di euro).
Ora le buone notizie. Secondo José Neves, fondatore e CEO di Farfetch, l’azienda ha sperimentato “un terzo trimestre fantastico, superando tutte le nostre aspettative e continuando a guadagnare rapidamente quote di mercato”.
Il fatturato della società è passato dai 134,54 milioni di dollari (121,75 milioni di euro) di un anno fa ai 255,48 milioni di dollari (231,25 milioni di euro) del trimestre, mentre il valore lordo delle merci è salito da 310 a 492 milioni di dollari (da 280,6 a 445 milioni di euro), grazie alla crescita organica della quota di mercato e alle acquisizioni perfezionate nel trimestre. Il valore lordo delle merci sulla piattaforma digitale di Farfetch è aumentato di quasi il 38%, a 420,3 milioni di dollari (380,5 milioni di euro), che diventa il 40% non tenendo conto dei cambi. Performance stimolata dall’acquisto dell’italiano New Guards Group, e dall’aumento di clienti e transazioni su Internet, ma anche dall’acquisto di Stadium Goods, piattaforma specializzata in sneakers e streetwear.
L'utile lordo è passato da 67 a 115 milioni di dollari (da 60,7 a 104,5 milioni di euro), il numero di clienti attivi sulla piattaforma digitale è passato da 1,24 a 1,889 milioni.
L’aumento di fatturato è stato principalmente stimolato dalla crescita del 44% delle vendite dei servizi digitali di Farfetch, arrivate a 156,5 milioni di dollari (141,7 milioni di euro), e all’aggiunta delle entrate generate da New Guards. Inoltre, le vendite nei negozi sono aumentate del 121,9%, a 9,1 milioni di dollari (8,2 milioni di euro), grazie all'aggiunta dei ricavi provenienti dai negozi New Guards e alla buona prestazione degli store Browns.
Ma ci sono delle ombre: il valore medio degli ordini è leggermente diminuito, passando da 585 a 582 dollari, e il margine di profitto lordo della piattaforma è calato dal 60,3% al 53,2%.
Nel trimestre, Farfetch ha siglato nuove concessioni con Golden Goose e Sunglass Hut, fra gli altri, portando il numero totale di marchi partner a 500, pur “mantenendo il 100% dei suoi contratti coi suoi 100 principali partner diretti negli ultimi tre anni”.
La società ha integrato tutti i marchi del gruppo NGG sulla piattaforma, ampliando la rete di negozi a oltre 700 rivenditori e portando il numero complessivo di partner diretti, marchi e rivenditori a oltre 1.200.
Per il trimestre in corso, Farfetch prevede una crescita dal 30% al 35% del valore lordo dei beni distribuiti attraverso la sua piattaforma, e stima una perdita rettificata al lordo di interessi, imposte, ammortamenti compresa tra i 21 e i 31 milioni di dollari (fra i 19 e i 28 milioni di euro).
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