Vita breve per Facebook Deals. Lanciata solamente lo scorso aprile, questa risposta della rete sociale più famosa, cliccata e discussa al mondo al successo del sito Groupon sarà chiusa per mancanza di risultati.

Mark Zuckerberg

Il concept è stato testato per mezzo di sconti e prodotti gratuiti proposti negli esercizi commerciali di Atlanta, Dallas, Austin, San Francisco e San Diego. Il semplice meccanismo di Facebook Deals era simile a quello praticato dai concorrenti: l'utente poteva acquistare un servizio via internet, generalmente alla metà del prezzo effettivo, stampava il tagliando e si presentava nel negozio o nell'attività (per esempio cinema, palestra, parrucchiere) che aveva fatto l'offerta. Il sistema funzionava grazie ad un team dedicato che lo curava su internet e ad undici provider specialisti nelle vendite di gruppo. Facebook assicura di avere altri progetti in serbo per permettere ai commercianti di sfruttare la propria rete di contatti sociali.

Questo abbandono lascia dunque campo libero al leader Groupon, che entrerà in Borsa entro qualche settimana, e al suo “sfidante” LivingSocial. Starebbe invece andando bene Google Offers, l'iniziativa di vendite di gruppo avviata dall'omonimo motore di ricerca.

Jean-Paul Leroy e Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)