Pubblicato il
30 set 2010
30 set 2010
Faccia a faccia fra produttori di orologi in rue de la Paix a Parigi
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30 set 2010
30 set 2010
26 set 2010 – Si potrebbe parlare di "Match pari"… A poche settimane di distanza, i gruppi Richemont e Swatch hanno entrambi mosso le loro pedine in rue de la Paix. Dal lato dei numeri civici pari (al n°8), il gruppo di Nick Hayek (Swatch) ha collocato un negozio Jaquet Droz e di fronte (al n°3/5), ci sono le Officine Panerai (transazione SCC Vendôme) che indossano i colori del gruppo di Johann Rupert (Richemont). Il punto in comune fra le due inaugurazioni è che si tratta della prima boutique parigina per ciascuno dei marchi. Per il resto, una volta varcate le soglie dei due ambienti, si scoprono due mondi ben distinti.
Il negozio Jaquet Droz a Parigi |
A cominciare da quello di Jaquet Droz. Dopo una serie di passaggi di mano fra marchi dello stesso gruppo, l’orologiaio di lusso si è insediato a fine luglio al posto della precedente boutique Blancpain, svelando il suo "nuovo" concept degli interni. Dietro alla facciata, molto épurée, si aprono 198 m² di un lusso moderno, geometrico, che alterna elementi opachi e laccati, il grigio, lo smalto bianco e il nero, e che miscela i materiali come le epoche.
Un'apertura strategicamente importante per l'orologiere, che può contare così su cinque negozi nel mondo (Hong Kong, Macao, Ginza, Mosca e ora appunto Parigi) e una distribuzione attraverso le boutique "Tourbillon". All'inizio di settembre, Marc Hayek, nipote del fondatore di Swatch, ha presentato agli esclusivi invitati le attuali collezioni, ma anche gli orologi da taschino e automatici del XVIII secolo. Dal momento della scomparsa quest'estate di Nicolas Hayek, Marc è alla guida di Breguet e Jaquet Droz (brand comprato nel 2001), due dei gioielli dell'impero di famiglia.
Panerai a Parigi |
Dall'altra parte della strada, si trova la "piccola bottega" di 200 m² di Panerai. D'altronde stiamo parlando di "Officine", e dalle sue origini fiorentine, l'orologiaio ha mantenuto il gusto per uno spazio intimo. Per il resto, il luogo è un trionfo di modernità, di linee minimali e materiali nobili nello stesso stile delle boutique aperte recentemente nel mondo, perché, dopo il suo acquisto nel 1997 da parte di Richemont, il "piccolo" orologiaio di alto artigianato fiorentino è uscito dalla sua relativa discrezione.
Dopo aver intensificato la sua offerta, con un'operazione di internazionalizzazione del suo nome, Panerai si è concentrato adesso sulla rete distributiva, soprattutto in questi ultimi due anni. Infatti, fra rinnovi e aperture, Panerai ha inaugurato una decina di nuovi negozi tra il 2008 e il 2009 (fra cui Pechino, Tokyo, Shanghai, Madrid, Firenze, Beverly Hills, Dubai e Buenos Aires).
Di Emilie-Alice Fabrizi (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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