22 gen 2023
Fabergé guarda ad Est e svela il secondo drop con Game of Thrones
22 gen 2023
Il leggendario gioielliere, oggi basato a Londra, celebre per le sue sontuose creazioni a forma di uova, mette il turbo all’espansione in Asia e svela il secondo drop realizzato con la serie televisiva di culto della HBO Game of Thrones.

Cina Continentale e Hong Kong sono nel mirino di Fabergé, incontrato da FashionNetwork.com in occasione del salone del gioiello Vicenzaoro (20-24 gennaio). “Alla fine dello scorso anno abbiamo aperto uno spazio nello shopping mall SKP di Pechino, seguito due settimane fa da una nuova boutique all’interno di MGM Cotai a Macao”, spiega l’azienda.
Fabergé vende le sue creazioni principalmente in Europa, seguita come mercato dagli States e dal Middle East. “Il Regno Unito è un grande piazza per i nostri prodotti, mentre stiamo crescendo in Italia e Germania, dove abbiamo registrato un boom sotto il profilo della brand awareness”, aggiunge Fabergé, che nell'attuale logo mette in bella evidenza l'anno di fondazione della casa originaria, il 1842.
Corre anche l’e-commerce. “Il sito di vendite online copre tutto il mondo e registra ottimi risultati nei mercati chiave di UK, USA e Germania”, sottolineano da Fabergé. Sprint pure sul fronte wholesale, con il brand che ha “portato nel corso dell’ultimo anno il numero di rivenditori globali da 100 a circa 140”.

Nel quartiere fieristico vicentino, Fabergé ha svelato il secondo capitolo della collaborazione con la serie di culto Game of Thrones. Intitolata "Dragon" e ispirata alla regina Daenerys Targaryen, la proposta in edizione limitata di tre particolari modelli di orecchini abbinabili ad un collier è caratterizzata da diversi rimandi a momenti della serie e ha per protagonisti i colori rosso e nero, omaggio alla casata Targaryen. Il primo drop - la creazione unica di un uovo (nella piena tradizione della manifattura), disegnata dalla designer di Fabergé Liisa Tallgren insieme alla costumista di GoT Michele Clapton e supervisionata dal direttore creativo di Fabergé, Josina von dem Bussche-Kessell – è stato acquistato (quand'era ancora in fase di disegno) da un collezionista americano per 2,2 milioni di euro.
Fabergé, che ha terminato il primo semestre dell'esercizio 2022, chiuso al 30 giugno scorso, con un fatturato di 9,5 milioni di dollari, dispone di boutique monomarca a Londra, da Harrods, a Dubai, nel Dubai Mall, e nel Galleria Mall di Houston, Texas, negli Stati Uniti.
Fondato da Carl Gustav Fabergé nel 1842 a San Pietroburgo, in Russia, Fabergé è stato fornitore ufficiale della corte imperiale russa dal 1885 al 1916. A seguito della rivoluzione d’ottobre, i figli di Carl si trasferirono a Parigi, dove, nel 1924, fondarono la Fabergé & Cie che operò sotto il marchio Fabergé Paris fino alla chiusura nel 2001. Parallelamente, nel 1937, l'imprenditore statunitense di origini russe Samuel M. Rubin registrò il marchio Fabergé negli Stati Uniti, dando vita a un'azienda di cosmetici, la Fabergé Inc. Dal 1964 al 1984, sotto la direzione di George Barrie, Fabergé ha lanciato numerosi prodotti di cosmetica e profumeria, il più famoso dei quali fu il profumo “Brut”. L'industria chimica Unilever rilevò la Fabergé Inc. nel 1989 e la rinominò Elida Fabergé, scoprendo che i diritti includevano anche la produzione di gioielli. Fu nello stesso 1989 che la Unilever concesse il marchio su licenza al gioielliere Victor Mayer per la produzione di alcuni manufatti in oro. Col supporto di Geza von Habsburg, rilanciò anche la produzione di uova Fabergé.

Nel 2001, Unilever fuse la Elida Fabergé con la Lever Brothers creando la Lever Fabergé, per produrre cosmetici, profumi e prodotti per la casa. Nel 2007, il fondo britannico Pallinghurst Resources LLP rilevò da Unilever marchio, licenze e diritti associati al nome Fabergé per 142 milioni di dollari e creò una nuova società, la Fabergé Ltd, registrata nel 2006 alle Isole Cayman, per la produzione di gioielli. Sempre nel 2007, ci fu la riunificazione del marchio Fabergé con le eredi della famiglia Fabergé, mentre tutte le licenze concesse a terzi, comprese quelle per profumi o detergenti, furono portate a cessazione il 31 dicembre 2012.
Pallinghurst cedette quindi Fabergé a una sua controllata, il produttore londinese di pietre preziose Gemfields, nel 2013, con l'intenzione di riprendere la produzione di gioielli. A Vicenzaoro di gennaio 2023 questo rilancio compie quindi l’importante traguardo dei 10 anni. Nell’esercizio 2022, Gemfields quotato in borsa a Johannesburg, in Sudafrica, e a Londra, nel Regno Unito, ha praticamente raddoppiato il proprio fatturato, giunto a 193 milioni di dollari (+99% sul 2021), mentre il suo Ebitda è stato di 104,8 milioni di dollari, salito del 141% sull’anno precedente, con un flusso di cassa netto di 86,5 milioni di dollari, anch’esso aumentato di oltre il 100% anno su anno.
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