12 feb 2023
Eurojersey: record di fatturato, investimenti e collaborazioni nel 2022
12 feb 2023
L’azienda varesina specializzata nella produzione di tessuti tecnici che fa parte del Gruppo Carvico ha chiuso nel 2022 l’esercizio migliore della sua storia. “Abbiamo superato i 90 milioni di euro, quasi il 15% in più del 2021”, rivela un raggiante Matteo Cecchi, direttore commerciale di Eurojersey. Il dato fu di 80 milioni di euro l’anno precedente, già superiore del 10% al 2019 pre-pandemico. “Certo, il 2023 sarà più un anno di assestamento, riteniamo, visti i forti investimenti che abbiamo fatto per supportare i nostri clienti nella loro crescita. Sarà una crescita meno vertiginosa, ma più graduale e gestibile. Lo dico perché nel 2022 - sul mercato americano soprattutto - in tanti sono andati oltre ogni aspettativa”.

Nuova la collaborazione con Tessuti di Sondrio per la linea “Metropolis”, disegnata dal giovane Marcello Pipitone, in cui si accoppiano la tecnicità del tessuto Eurojersey all’aspetto elegante e naturale dell’azienda sondriese. I tessuti sono valorizzati dalla tintura e da altri trattamenti in capo realizzati da Tintoria Emiliana. Ne derivano tessuti dal look più streetwear, ma altrettanto couture, adatti per un nuovo tipo di giubbotteria o felperia, che fa pensare a giacche nautiche, ma non rinuncia a uno stile fashion.
Anche Moncler Grenoble ha utilizzato ultimamente i tessuti Eurojersey per i tessuti dei leggings di un’altra linea tinta in capo, la “Dynamic”. Con Moncler la collaborazione è continuativa. “Anche i body della recente sfilata di Valentino erano fatti col nostro tessuto. Ma continuiamo a collaborare con Burberry (soprattutto per i leggings, ma anche per i tech-top e la linea di swimwear), Lululemon, Tory Burch, Off-White”, precisa Cecchi. “Con Theory stiamo portando avanti una collaborazione soprattutto per i tessuti per il menswear (blazer, pantaloni, jogger e five pocket pants) che ha registrato eccellenti volumi di vendita. Nonostante i lockdown in Asia, in particolare in Cina, la co-lab con Fila Sport, con le sue linee per il golf, sta andando molto bene. In queste nazioni asiatiche, dove il clima è molto umido, i nostri prodotti tirano, perché rappresentano il giusto compromesso: proteggono dal sole e non sono di cotone, che si inzupperebbe subito di sudore”.
Particolarmente bene sono andate anche le collezioni di intimo e beachwear per Dolce & Gabbana, ricorda ancora Cecchi, mentre “Calvin Klein per la prima volta ha estratto dal cilindro un nuovo boxer da uomo coi nostri tessuti chiamato “Modern Cotton Touch”: sembra cotone, ma è fibra sintetica con mano cotoniera”.

Il settore più importante per Eurojersey nel 2022 è stato l’abbigliamento, che vale il 40% del fatturato, e lo sarà anche nel 2023, ma sono eccellenti pure le crescite nello sport, che pesa per il 28%, e nel settore bagno (20% del business aziendale), che continua ad essere in netta ripresa e si è riportato sui valori del 2018, mostrando una vitalità e un’evoluzione “verso l’aggiunta di più style”, precisa Matteo Cecchi: “tanti rashguard (molto usati negli Stati Uniti dai surfer), ovvero i top aderenti per il nuoto o il surf, indossati sotto una muta, sopra i costumi da bagno o con un paio di slip o boxer, e poi non più la richiesta del bikini da solo, ma di short e top insieme”. L’intimo – salito del +22% nel 2022 – completa, col suo 12% del giro d’affari, l’attività di Eurojersey.
Nell’esercizio 2022 l’Europa (69% del volume d’affari totale) è salita del +4%, ma l’Asia +7% (con Giappone e Corea del Sud a prevalere) e soprattutto Nord America (USA + Canada), che è balzato in avanti del 23%, sono stati i mercati più cresciuto per la società varesina nel 2022. “Gli Stati Uniti stanno andando molto bene soprattutto sull’intimo. Non è più un settore orientato su capi cheap come pochi anni fa”, puntualizza Cecchi.
Italia, Olanda, USA e Germania sono in quest’ordine i primi mercati dell’azienda di Caronno Pertusella (VA), che Cecchi indica in ottima crescita anche in Australia, aggiungendo che la previsione di bilancio fatta da Eurojersey per fine 2023 è arrivare a 95 milioni di euro di fatturato, con l’obiettivo quindi di crescere di un altro 5% rispetto al 2022.

Sostenibile nel processo produttivo coi suoi Sensitive Fabrics, Eurojersey dichiara l’impronta ambientale delle sue attività, l’impatto di emissioni di CO2 per ogni metro di tessuto e ha un proprio footprint report aziendale. Nel 2023 proseguiranno i suoi investimenti soprattutto nel settore dell’abbigliamento maschile, senza trascurare i segmenti dello sportswear e dei costumi da bagno.
Inoltre Eurojersey, che vanta circa 250 dipendenti e produce 13 milioni di metri di tessuto all’anno, investirà 10 milioni di euro per il potenziamento di produzione e sviluppo dei tessuti Sensitive Fabrics grazie all’acquisto di 12 nuovi telai nel reparto Atelier, che insieme alla dozzina di telai acquistati nel 2022 portano a 94 i telai a regime in Tessitura nel 2023.
Sono previste anche nuove macchine di tintura e il potenziamento del reparto Stamperia con macchinari per la stampa digitale per seguire il trend di stampati del fashion. “Avremo anche un nuovo impianto di lavaggio e finissaggio dei tessuti che ci permetterà di ridurre il nostro impatto idrico del -30% oltre ad un generale miglioramento dei consumi di energia grazie all’acquisto di macchinari ad alta efficienza energetica”, conclude Matteo Cecchi.
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