Euratex sostiene Commissione Europea contro falsificazione

Antonio Tajani, Vice-Presidente della Commissione e Responsabile per industria e imprenditoria, ha presentato a Londra ai big della moda del Vecchio Continente un piano d'azione contro la contraffazione e i visti d’ingresso, da tempo sollecitata da Euratex, l’associazione degli imprenditori europei del Tessile-Moda.

All’incontro, infatti, ha partecipato ed è intervenuto il Presidente di Euratex, Alberto Paccanelli, in rappresentanza dell’industria manifatturiera del Tessile-Abbigliamento europeo.

“Il mercato mondiale delle merci contraffatte - ha spiegato Antonio Tajani - vale 200 miliardi ed entro il 2015 potrebbe raddoppiare. Per contrastare questo fenomeno criminale - sostiene Alberto Paccanelli, Presidente di Euratex – occorre però anche una politica più flessibile sulla concessione dei visti per turismo, che per il nostro settore può diventare il volano di una stabile ripresa”.

Nel 2012, solo nel Regno Unito, infatti, i turisti provenienti dai Paesi extra-UE hanno speso nei negozi 4 miliardi di sterline, metà dei quali nel settore fashion e lusso. “Una politica dei visti meno rigida – aggiunge Paccanelli - avrebbe conseguenze molto positive sul numero di visitatori in arrivo e quindi sui volumi di prodotti di abbigliamento di altagamma acquistati. Questo sarebbe ancor più importante per l’Italia, che realizza più di un terzo del fatturato complessivo del settore Tessile-Moda”.

L’importanza del settore del Tessile-Moda europeo è ben evidenziato da pochi ma significativi numeri: oltre 850 000 imprese; cinque milioni di posti di lavoro; 3% del PIL dell'Unione. Inoltre dal settore dei prodotti di alta gamma dipendono: il 10% delle esportazioni totali dell'UE; 1 milione di posti di lavoro diretti.

Antonio Tajani, nell’occasione, ha ricordato che: “La crisi ha fatto cadere l’incidenza della manifattura sul Pil europeo al 15% rispetto al 20% del periodo precedente. Nello stesso tempo sono stati dimezzati gli investimenti globali”. Ovvero, non meno di 350 miliardi di euro ‘spariti’ in poco più di cinque anni.

La lotta alla contraffazione sarà al centro di una campagna europea: "Too Good to be True? No Fake" (Troppo bello per essere vero? No alle merci contraffatte).