Euratex: il francese Serge Piolat alla presidenza

Il presidente della Confederazione Europea del Tessile e dell'Abbigliamento (Euratex), Alberto Paccanelli, lascerà l'incarico a partire dal 1 gennaio 2015 al francese Serge Piolat. Coproprietario del gruppo francese di società specializzate nella produzione di filati tecnici Schappe, Piolat svolgerà questo incarico per un periodo di due anni.

«Vorrei concentrarmi su alcune priorità strategiche», ha già indicato Serge Piolat, eletto dal consiglio all'unanimità. «Intensificare la competitività della produzione europea e il lobbying per una vera politica industriale d'Europa; sviluppare la conoscenza e l'accesso delle aziende ai programmi europei; ottenere risultati concreti nell'accesso ai mercati internazionali e nel rispetto delle regole del gioco leali nella concorrenza internazionale. Dovremo poi essere in grado di integrare in modo adeguato i tessuti tecnici, le nuove tecnologie e i nuovi metodi di assemblaggio in Europa e sviluppare la comunicazione sull'eccellenza dei prodotti europei, soprattutto attraverso il rispetto dell'ambiente, la sicurezza del consumatore e i diritti sociali».

Membro del CdA di Euratex dal 2009, Serge Piolat ne occupava la vicepresidenza dal 2011. Il francese ha lavorato in particolare per il gruppo Porcher Industries, presente in Francia, ma anche negli Stati Uniti, in Brasile, in Cina e in Inghilterra. Dopo esserne stato stato Chief Operating Officer dal 2003 al 2007, è approdato in Schappe come direttore generale.

Contemporaneamente, il consiglio ha deciso di affidare la vicepresidenza all'attuale presidente, l'italiano Alberto Paccanelli, oltre che al professionista turco Rusen Cetin. La vicepresidenza finanziaria sarà invece affidata al tedesco Klaus Huneke a partire dal 1° gennaio.

Nel 2013, l'industria europea del tessile/abbigliamento ha generato 166,5 miliardi di euro di volume d'affari (-1,2%). Sono 172.662 le aziende che la compongono (-4%), impiegando 1.660.000 di europei (-4%).

Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)