Etnia Barcelona: intervista a David Pellicer Ramo

Etnia Barcelona, la marca indipendente di occhiali da sole che ha fatto della grande ricchezza di colori dei suoi modelli il proprio elemento di differenziazione, ha realizzato nel 2012 una crescita del 27% rispetto al 2011 per circa 23 milioni di euro di fatturato. L’impresa ha venduto 500.000 paia di occhiali, attraverso 7.000 punti vendita e ha realizzato un 87% di esportazioni.

Oggi la società spagnola controlla l'ideazione, la produzione – i colori sono progettati in proprio con l’appoggio di un partner di Milano che li fabbrica in esclusiva per l’azienda – e la logistica dei propri occhiali e conta 500 dipendenti in tutto il mondo. Gli uffici del brand sono a Barcellona (sede principale), Miami e Hong Kong.

L’azienda è giovane. È nata nel 2001, ad opera di David Pellicer Ramo, che salva e risana l’impresa di famiglia che produce occhiali. L’intuizione di Pellicer è di scegliere il colore, in un mercato che presentava montature prevalentemente nere e marroni, come elemento di rottura e di identificazione. Così, puntando su una nicchia, riesce a far decollare il suo marchio.

Il resto è una sequenza di successi. Nel 2003 viene presentata "Ibiza", la prima collezione di Etnia Barcelona, caratterizzata da colori fluorescenti che si illuminano nell’oscurità e che porta l’azienda a un immediato aumento delle vendite fino a 0,8 milioni di euro.

Un anno dopo, la società lancia la prima rete di distribuzione negli Stati Uniti e, insieme a un partner americano, il brand viene presentato alla fiera The Vision Expo di New York. Da qui la collezione trova spazio e mercato in Canada, Francia e successivamente in Italia.

Nel 2005 il fatturato della società è a quota 3,2 milioni. Nel 2007, il giro d'affari sale ancora a 7,5 milioni e consolida le esportazioni a quota 87%. Nel 2009, il dato sale a 11,7 milioni, per raggiungere nel 2010 i 15,2 milioni. Intanto si lancia una nuova linea di occhiali per bambini. Nel 2011 il fatturato del marchio sale ad oltre 18,4 milioni.

FM: Sull’87% di esportazioni che realizzate, in che misura pesa il mercato italiano?
David Pellicer: Il mercato italiano è tra i primi 5 mercati in termini di vendite e anno dopo anno sale ancora. Le collezioni di occhiali da sole stanno diventando sempre più importanti in questo paese.

FM: Quali sono i paesi più importanti in percentuale, per voi, in termini di fatturato?
David Pellicer: Germania, Francia e USA.

FM: Quali sono le vostre attese per il fatturato 2013?
David Pellicer: 30 milioni.

FM: Chi è il vostro partner italiano che produce per voi i colori che ideate?
David Pellicer: Mazzucchelli produce i colori delle montature in acetato. Barberini è il partner che produce le lenti.

FM: 7.000 punti vendita: sono tutti negozi multibrand e ottici? Avete anche dei corner monomarca, o state valutando la possibilità di sceglierla come soluzione distributiva?
David Pellicer: Sì, i nostri clienti sono ottici e l’azienda viene da una lunga tradizione di manifattura ottica. Stiamo cominciando a sviluppare la linea “shop in shop” in alcuni importanti negozi di moda. Il primo sarà a Santa Eulalia, la nostra città.

FM: Avete progetti retail per il mercato italiano in particolare?
David Pellicer: Nel 2013 il brand sarà presentato in una selezionata rosa di concept store e di negozi di moda italiani.

FM: Qual è il vostro partner distributivo in Italia?
David Pellicer: In Italia operiamo attraverso la nostra rete distributiva.

FM: Quali sono gli obiettivi che vi siete preposti per il 2013?
David Pellicer: Vogliamo continuare a fare ciò che ci rende diversi. Creare collezioni sempre più interessanti e avanzate. Esplorare nuovi concetti in termini di colori e forme. Stringere nuove collaborazioni con artisti interessanti. Essere un punto di riferimento nel campo della moda rompendo le regole, creando concetti e nuove storie che ci rendano attraenti per tutte le persone vere e reali che hanno personalità.

Isabella Stancari