16 nov 2022
Estée Lauder compra Tom Ford per complessivi 2,8 miliardi di dollari
16 nov 2022
Nel rush finale la spunta Estée Lauder. Dopo un lunga bagarre con Kering, è il colosso della bellezza ad aggiudicarsi Tom Ford con un accordo - il maggiore nella storia dell'azienda cosmetica - valutato 2,8 miliardi di dollari. Con l'acquisizione, Estée Lauder scommette su un'azienda che conosce bene ed entra a gamba tesa sul mercato della cosmetica extra lusso, settore che continua a correre nonostante l'inflazione e il rallentamento economico.

Estée Lauder pagherà 2,3 miliardi per Tom Ford, mentre altri 250 milioni arriveranno da Marcolin, con cui la casa di moda ha un accordo di licenza, che diventerà perpetua con il perfezionamento dell'operazione atteso nella prima metà del 2023. L'intesa prevede inoltre che Tom Ford estenda la licenza con Ermenegildo Zegna che rileverà le attività fashion di Tom Ford per adempiere ai suoi obblighi previsti.
Tom Ford, il fondatore del marchio di moda, sarà il 'visionario creativo' dopo la chiusura dell'accordo e fino alla fine del 2023, mentre il presidente Domenico De Sole resterà come consulente per lo stesso arco di tempo.
"Siamo orgogliosi del successo raggiunto da Tom Ford Beauty e della sua dedizione per creare prodotti desiderabili e di alta qualità", afferma Fabrizio Freda, l'amministratore delegato di Estée Lauder, definendo l'acquisizione "strategica" e in grado di aiutare la società a crescere nella "promettente categoria" della bellezza di lusso.
"Non potrei essere più contento di questa acquisizione" considerato che Estée lauder è la "casa ideale per il marchio. È stata un partner straordinario dal primo giorno. Anche Ermenegildo Zegna e Marcolin sono partner spettacolari e sono contento di vedere che questo rapporto che abbiamo costruito in 16 anni è preservato", aggiunge Tom Ford.
Estée Lauder ha battuto la concorrenza per arrivare all'acquisizione, anche quella di Kering, casa di Yves Saint Laurent e Gucci. Proprio Gucci negli anni '90 ha lanciato in via definitiva Tom Ford chiamandolo come direttore creativo prima che lanciasse la sua maison di moda. Kering sembrava in pole position per l'acquisizione ma le trattative si sono arenate su piu' fronti e le due parti non sono riuscite a chiudere.
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