AFP
Gianluca Bolelli
2 mag 2019
Estée Lauder alza ancora i suoi obiettivi finanziari annui
AFP
Gianluca Bolelli
2 mag 2019
Il gruppo statunitense di cosmetici Estée Lauder ha ancora una volta rivisto verso l’alto le proprie previsioni annuali nella giornata di mercoledì, nonostante la coesistenza della Brexit e della guerra commerciale tra Washington e Pechino, fatti di natura tale da poter influenzare le vendite delle sue creme e prodotti per il trucco.
L’azienda americana prevede ora un netto miglioramento di redditività e fatturato per tutto l'esercizio in corso rispetto a quanto preventivato tre mesi fa.
Estée Lauder punta su un utile per azione rettificato, dato finanziario considerato un punto di riferimento in Nord America, che va da 5,15 a 5,19 dollari nell’esercizio che si chiuderà il 30 giugno. La previsione precedente era da 4,92 a 5 dollari, mentre gli analisti finanziari stimano 5,06 dollari in media.
Il fatturato annuo dovrebbe crescere in una forchetta compresa tra il 7% e l’8%, ma a perimetro e cambi costanti l’incremento sarà dal 10% all’11%. In febbraio, Estée Lauder prevedeva un aumento netto delle vendite compreso tra il 4% e il 5%, per una crescita organica dall’8% al 9%.
È la terza volta che l'azienda alza i suoi obiettivi finanziari. Questo ottimismo è stato molto apprezzato a Wall Street, dove il titolo cresceva di oltre il 3% negli scambi elettronici pre-sessione.
La Cina traina le vendite
Gli investitori erano molto soddisfatti del fatto che Estée Lauder sia rimasto fiducioso, nonostante molti fattori suscettibili di gravare sulle sue prossime vendite e che rischiano di limitare le spese dei consumatori.
In particolare, la società ha elencato i costi legati alla Brexit, le nuove tasse doganali che Stati Uniti e la Cina prevedono di imporsi in caso di assenza di accordo commerciale, la volatilità delle divise e le chiusure di punti vendita negli USA e nel Regno Unito.
“Continuiamo ad osservare una solida (domanda) in molti motori della nostra crescita”, ha spiegato il CEO Fabrizio Freda, citando la regione Asia-Pacifico, la categoria dei prodotti di skincare, e gli articoli venduti con i marchi Estée Lauder, La Mer e Tom Ford.
Nei tre mesi chiusi il 31 marzo, e corrispondenti al terzo trimestre del suo esercizio contabile 2018/19, Estée Lauder ha ottenuto un utile netto di 555 milioni di dollari, in crescita del 49,1%.
Il dollaro forte ha diminuito i profitti di 146 milioni di dollari, un ribasso limitato da un guadagno di 106 milioni generato da un'ottimizzazione contabile.
Il fatturato è aumentato dell’11%, a 3,74 miliardi di dollari, contro i 3,52 miliardi previsti.
Questa performance è dovuta alle robuste vendite di creme, i cui ricavi sono saliti del 20,5%, a 1,74 miliardi di dollari, grazie soprattutto ai consumatori di Europa, Medio Oriente e Africa e dell’Asia-Pacifico, Cina compresa.
I prodotti del marchio Estée Lauder, della griffe La Mer e dei brand Origins e Clinique hanno registrato solide vendite sul Web, sottolinea l’azienda.
I ricavi generati dai prodotti per il make up sono aumentati del 5,25%, a 1,46 miliardi di dollari, mentre il fatturato dei profumi è aumentato del 2,6%, a 392 milioni di dollari.
Le vendite di prodotti per capelli sono invece diminuite del 2,1%, a 136 milioni di dollari.
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