AFP
Laura Galbiati
5 feb 2021
Estée Lauder chiude il secondo trimestre meglio del previsto
AFP
Laura Galbiati
5 feb 2021
Il gruppo americano della cosmesi Estée Lauder, che in tempi di pandemia vende più creme per la pelle che prodotti di make up, ha annunciato dei risultati trimestrali superiori alle previsioni.
L’utile netto della casa madre dei brand Estée Lauder, Clinique, Origins, Mac, La Mer e Aveda, è cresciuto del 57% tra ottobre e dicembre, secondo trimestre dell’esercizio fiscale, attestandosi a 2,61 dollari per azione, contro una previsione media degli analisti di 1,69 dollari.
Il giro d’affari è aumentato del 5%, raggiugendo quota 4,85 miliardi di dollari, contro i 4,49 miliardi stimati. L’azione è salita del 6% negli scambi elettronici che precedono l’apertura della Borsa di New York.
“La chiusura di uffici, negozi e aziende a causa del Covid-19 e il drastico declino di assembramenti sociali hanno influenzato le preferenze e le abitudini dei consumatori”, sottolinea il gruppo. Le vendite di creme per la pelle sono cresciute del 28% e quelle di profumi del 6%, con i clienti che per le feste hanno scelto soprattutto fragranze di lusso o artigianali. Le vendite di make up, invece, sono calate del -25% e quelle di prodotti per capelli del -5%.
La pandemia ha anche avuto delle ripercussioni sulle modalità d’acquisto: “La maggior parte dei negozi che vendono i prodotti del gruppo in tutto il mondo (…) erano aperti durante il secondo trimestre, ma le visite sono state di molto inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso”, sottolinea Estée Lauder. L’e-commerce, invece, ha continuato a crescere. Il gruppo ha visto le sue vendite in Asia Paifico salire del 35%, ma ha registrato una flessione del -2% nell’area EMEA e del -15% nelle Americhe.
La società, che lo scorso agosto ha annunciato un piano che prevede la soppressione di 1.500/2.000 posti di lavoro, si dice prudente per il futuro.
Per il trimestre in corso, Estée Lauder si aspetta un utile per azione rettificato compreso tra 1,10 e 1,20 dollari, rispetto a una previsione degli analisti di 1,46 dollari, e una crescita delle vendite tra il 13% e il 14%, contro il 15% stimato.
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