Di
Adnkronos
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Pubblicato il
5 ago 2009
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Estate: epidemia macchie 'effetto panda' per lei, boom a 20-30 anni
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5 ago 2009
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La Serri racconta all'ADNKRONOS SALUTE il caso di una paziente arrivata quasi alla separazione per colpa dell''effetto panda': "Lei ormai rifuggiva dal sole, lui era un velista". Difficile trovare un compromesso. Quella delle macchie è "una vera epidemia, che contagia anche le ventenni, ma più spesso le trentenni, frutto di un mix tra ormoni, cosmetici errati e cattive abitudini che portano a ipertrattare la pelle, rendendola reattiva - spiega la Serri - Sotto accusa dunque gli ormoni, dalla gravidanza alla pillola, ma anche l'abuso di peeling e acidi tanto di moda in questi ultimi anni. La pelle sensibile o infiammata, sottoposta all'accumulo di luce, risponde con le macchie".
Ma cos'è l'effetto panda? Si tratta di una iperpigmentazione della pelle, "detta melasma o cloasma. Un fenomeno in aumento - concorda Laura Colonna, dermatologa dell'Idi (Istituto dermopatico dell'Immacolata) di Roma - che crea un grosso problema estetico: sono sempre di più le donne che ci chiedono di attenuare o cancellare queste macchie, ma per fortuna crescono anche quelle che hanno imparato a proteggersi dai raggi, applicando le creme solari '50 e più'".
Fra i colpevoli, prosegue la Colonna, "ci sono anche i cosmetici sbagliati, usati mentre si prende la tintarella, ricchi di sostanze che reagiscono alla luce". E se le italiane sembrano aver capito che è meglio difendersi dai possibili danni del sole, spesso le buone abitudini arrivano troppo tardi. "Il melanocita è una cellula bizzosa e permalosa - riprende la Serri - che si irrita se troppo sollecitata o infiammata e risponde scurendosi. Non a caso le chiazze possono manifestarsi su una cicatrice esposta al sole, o dopo che un brufolo è stato grattato e ferito, prima di andare in spiaggia". Quindi anche gli adolescenti con acne farebbero bene a proteggersi.
La cattiva notizia è che "una volta arrivate, non è semplice mandare via queste macchie - dice la Colonna - e spesso c'è il rischio che si ripresentino". Ma questi non sono i soli danni legati alla passione per l'abbronzatura. "Ci sono anche le lentigo solari, chiazzette singole che si presentano su viso o mani, giallastre o desquamate. O la cheratosi attinica. In alcuni casi queste lesioni, se non trattate, possono trasformarsi in tumore della pelle".
Fra le macchie cutanee un posto particolare spetta ai melanomi, "a volte - ricorda la dermatologa dell'Idi - sembrano dei nei scuri, di forma irregolare. Ma attenzione, queste formazioni sospette non vanno mai trascurate". Il consiglio della specialista, di fronte a una macchia nuova o che all'improvviso cambia forma, è uno solo: correre dal dermatologo. "Già durante una visita accurata - spiega - si capisce se si tratta di un problema estetico oppure no. Nei casi sospetti l'epiluminescenza permette di comprendere meglio l'origine e il tipo di macchia. ".
"Se nel caso dei tumori il bisturi rappresenta la soluzione, esistono sistemi per schiarire le macchie: dai farmaci, al tipo di laser usato per rimuovere i tatuaggi, fino alla luce pulsata che riesce ad attenuare bene ad esempio le macchiette tipiche delle mani a una certa età. Buoni anche i peeling superficiali, che non creano danni profondi. Ad esempio - precisa la Colonna - quelli a base di acido retinoico, che ha un'ottima azione schiarente e permette al contempo di rinnovare la pelle".
Dal canto suo, per dire addio all'odiato 'effetto panda', la Serri raccomanda sistemi light e tanta pazienza. "Soprattutto, diffido dei metodi più aggressivi, anche perché al momento la macchia va via, ma se non ci si protegge sempre, anche in città, con lo schermo 50 e più, tende a tornare. Laser e peeling devono sempre essere eseguiti sempre dal medico - raccomanda - e seguiti da una protezione solare continua per almeno 18 mesi".
Fra i migliori alleati delle 'donne-panda', anche gli antiradicali liberi come le vitamina C ed E, i bioflavonoidi "per bocca e localmente", e soprattutto "tanta crema ad altissimo schermo, da usare a piene mani, meglio se arricchita con ossido di zinco. Da spalmare anche in inverno. Perché è bene ricordare che di macchie non si muore - conclude la Serri - ma prevenirle è meglio".
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