5 set 2010
Esprit soffre fra i dettaglianti europei
5 set 2010
6 set 2010 - Esprit è ancora in difficoltà fra i dettaglianti europei. Nel corso dell'ultimo esercizio, chiuso il 30 giugno, il marchio ha visto la sua attività di commercio all'ingrosso calare di più del 12%. Adesso quindi, il wholesale rappresenta il 46% della sua attività. In Europa, le vendite realizzate presso i dettaglianti e i franchising sono anch'esse calate di più del 13%, a 1,3 miliardi di euro; tuttavia la forza di Esprit risiede nella sua rete multicanale.
In totale le vendite del gruppo sono regredite di più del 2%, a 3,4 miliardi, per un utile prima delle imposte di 549 milioni. In Asia e America, hanno avuto crescite a due cifre, ma in Europa, il quadro è poco roseo, con un calo delle vendite totali del 4,6%, a 2,8 miliardi. L'attività retail è in crescita di più del 9%. Una performance imputabile alla ripresa della gestione del mercato cinese. A perimetro comparabile, le vendite sono invece calate del 2%.
Ma Esprit rilancia e per l'anno in corso si dice fiducioso di poter ritrovare presto la strada verso la crescita. E' vero che le pre-ordinazioni per le consegne da luglio a novembre sono calate di circa il 5%, ma gli ordini dei programmi flash sono in aumento. Inoltre, Esprit vuole rimodernare o inaugurare 100 negozi nel corso dell'esercizio e fra quindici giorni sarà poi inaugurato il più grande negozio al mondo dell'azienda, a casa sua a Francoforte.
Di Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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