Ermenegildo Zegna ha ceduto Agnona e si è separato da Simon Holloway
Dopo essersi impossessato nel 2018 dell’etichetta statunitense Thom Browne, Ermenegildo Zegna ridefinisce ulteriormente il proprio perimetro d’attività. L’azienda tessile piemontese, produttrice e distributrice di abbigliamento maschile di lusso, ha deciso di separarsi da Agnona, il suo marchio di prêt-à-porter femminile specializzato nella maglieria, pur conservandone una quota di minoranza (30%) e mantenendolo nell’orbita della famiglia.

“L’accordo, che per il brand rappresenta un nuovo corso per il suo sviluppo futuro, garantisce la continuità alla propria attività, perché Agnona resta in famiglia”, sottolinea il gruppo fondato nel 1910 a Trivero in un comunicato pubblicato all’inizio di agosto. La casa madre Ermenegildo Zegna Holditalia ha ceduto il 70% della label a Roberto e Stefano Aimone, puntualizza, senza fornire dettagli sull’ammontare della transazione.
Si tratta rispettivamente del marito e del figlio di Laura Zegna, rappresentante della terza generazione. Sorella di Paolo Zegna, attuale presidente del gruppo, Laura è la figlia di Aldo Zegna, che con suo fratello Angelo ha permesso all’azienda di involarsi verso il successo negli anni ‘60 introducendo, al fianco della produzione di tessuti, la confezione di vestiti da uomo.
Suo marito Roberto Aimone ha diretto per molto tempo Agnona, mentre il loro figlio Stefano ha lavorato come designer per diversi marchi di lusso, tra i quali l’ex linea giovane del gruppo, Z Zegna. I due hanno fondato insieme, nel 2015, il marchio di menswear d’alta gamma Ajmone, specializzato in capi in pelle. Presto, padre e figlio assumeranno rispettivamente i ruoli di presidente esecutivo e direttore artistico di Agnona.
L’attuale AD, Alessandra Carra, che dirige l’etichetta da sei anni, “supporterà la famiglia Aimone fino a quando Stefano non assumerà anche il ruolo di CEO”, precisa Ermenegildo Zegna. Lascia invece l’azienda lo stilista anglo-americano Simon Holloway, che guidava lo stile del marchio dal 2015, anno in cui era succeduto al direttore artistico Stefano Pilati, che era in carica da due anni, “per intraprendere nuove sfide professionali”.
Da quando ha acquistato nel 1999 lo storico produttore Lanerie Agnona, specializzato nella produzione di tessuti di lana da donna, il gruppo Zegna non è mai veramente riuscito a rilanciare il marchio, nato nel 1953, che sfilava a Milano da settembre 2018. Preservando lo stile elegante e senza tempo della casa, Simon Holloway aveva introdotto per la prima volta lo scorso febbraio degli outfit maschili. Una grande novità, poiché l’abbigliamento da uomo era scomparso da vent’anni dall’offerta di Agnona.
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