15 set 2019
Entra nel vivo la quarta edizione dell’Afro Fashion Week Milano
15 set 2019
Entra nel vivo la quarta edizione dell’Afro Fashion Week Milano. Designer africani e non che si ispirano al 'continente madre' portano le loro creazioni nel capoluogo lombardo, dal 18 al 21 settembre prossimi, per favorire la diffusione del fashion Made in Africa nella Penisola.
La manifestazione di Afro Fashion, associazione culturale senza scopo di lucro che promuove la moda africana fondata dal presidente Michelle Francine Ngonmo e dalla vice Ruth Maccarthy, coinvolge numerose location della città meneghina e dintorni. Si parte il 18 settembre con una visita nella sede di Ratti a Como. L’azienda lariana di tessuti d’alta gamma ospita per l’occasione i designer partecipanti all’evento.
Il 19 settembre, invece, è la volta del convegno sulla moda sostenibile presso l'Università Cattolica. Nel programma sono inclusi anche due défilé di sei giovani talenti, tra cui tre camerunensi. Ad aprire le danze, alla Fabbrica del vapore di via Giulio Cesare Procaccini, saranno a Sassape, Afroots e Wanki Couture, il 20 settembre, mentre Ethnic Revival by Marc Bell, Nebua e Djuije chiuderanno la rassegna il giorno seguente.
Oltre che Ratti e Sistema Moda Italia, Afro Fashion Week Milano si avvale del supporto del COE (Associazione Centro Orientamento Educativo), in relazione al progetto CamOn!, e del Laba Douala (Accademia delle belle arti).
“Attraverso l’associazione, intendiamo valorizzare l’Africa presentandola non più come povera e bisognosa, ma bensì come il ‘continente madre’, fucina di idee da cui sempre più creativi traggono ispirazione soprattutto nell’ambito moda. Il progetto in sé è finalizzato ad offrire maggiori opportunità a stilisti, artisti e fotografi emergenti permettendo loro di diventare attori e non più semplici spettatori nell’industria del Fashion”, ha commentato Ngonmo.
L’Africa, in particolare la costa orientale, sta diventando uno dei primi Paesi esportatori di prodotto moda verso l’Europa. 37 nazioni su 54 sono attive nella produzione di cotone, con in testa Kenya ed Etiopia. Proprio in Etiopia, dove Calzedonia ha aperto recentemente un suo stabilimento, sono stati prodotti capi d’abbigliamento per marchi europei come Primark e H&M.
Ciononostante, il fashion africano rimane in Italia un fenomeno ancora dalle dimensioni limitate e di nicchia. Al contrario, l’export di moda Made in Italy verso il continente è in aumento, con una previsione di crescita nei prossimi anni soprattutto in Sud-Africa (+33%), Nigeria (+40%) e Angola (+52%).
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