Emilio Pucci potenzia il suo stile rinforzando il team
Emilio Pucci si mostra sotto una nuova luce. Orfana di Direttore Artistico dal 2017, da diverse stagioni la maison si affidava a un team creativo interno molto giovane, esplorando al contempo la strada delle collaborazioni. Lo scorso febbraio, ha rafforzato il suo ufficio stile con l’arrivo di un nuovo capo del design dal ricco curriculum (MMissoni, Max Mara, Chloé, Nina Ricci, etc.). E i risultati non si sono fatti attendere.

In occasione della Milano Fashion Week, la griffe ha presentato una collezione primavera/estate 2021 molto equilibrata, che si ispira al DNA della maison giocando però su una reinterpretazione sottile e moderna dei sui codici. Il tutto, iniettando una giusta dose di creatività grazie alla capsule collection realizzata in parallelo dal designer giapponese Tomotoka Koizumi, co-vincitore del Prix LVMH di quest’anno.
Una proposta coerente e chiara che dovrebbe essere apprezzata dai buyer, dopo tre anni di esitazioni. Se lo scorso inverno la griffe fiorentina, che fa capo al gruppo LVMH, aveva affidato la supervisione dell’intera collezione a Christelle Kocher, per la prossima PE ha deciso di cambiare direzione. Ha chiamato di nuovo un giovane talento esterno per reinterpretare i suoi archivi, ma solo per una capsule, peraltro concepita per armonizzarsi con la collezione principale.

Per la prossima estate, le proposte di Emilio Pucci si sviluppano attorno ad una stampa del 1966, scelta tra le circa 4.000 stampe dei suoi archivi, le cui tonalità di giallo, rosa, bianco e mandarino sono riprese sia nella main collection sia negli 11 modelli scultura, dai volumi bombati, creati da Tomotoka Koizumi con decine di metri di organza multi strato.
La capsule, ludica e spettacolare, si compone di bikini, top, shorts, minigonna e cappa, oltre a qualche accessorio. La collezione principale propone 22 outfit che combinano abbigliamento e beachwear, top dalle spalline sottili e brassière da abbinare a pantaloni, shorts o gonne dritte, ma anche abiti fluidi o plissettati, completi pigiama Palazzo, bluse, maglie e micro cardigan.
Tutto è leggero e vaporoso e gioca con le trasparenze, in tonalità pastello e materiali setosi: jersey e twill di seta, morbida georgette di seta, crêpe de chine, cady, organza.

La collezione alterna stampe, colori tinta unita e alcuni deliziosi piccoli motivi disegnati dal marchese Emilio Pucci negli anni ’50 e ’60 e ispirati al mondo marino, come sirene, ombrelloni, stelle marine, ripresi anche nei ricami. Da segnalare, inoltre, la riedizione delle celebri stampe di Capri: "Piazzetta di Capri, "La Canzone del Mare" e "Conchiglie", che celebrano l’isola più jet set di quegli anni e che dovrebbero conquistare molte clienti.
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