Elite di Borsa Italiana: entrano 46 nuove imprese

Sono 30 le nuove aziende italiane e 16 quelle inglesi che iniziano il percorso Elite della Borsa Italiana e che portano a quota 389 le imprese che in tutto il mondo hanno deciso di aderire al programma.

Durante la cerimonia di inizio della nona edizione, sono stati anche consegnati i certificati alle 14 aziende che hanno appena terminato l'ultima sessione di lavoro. Il presidente della Borsa, Andrea Sironi, ricorda che il progetto di formazione, nato per stimolare l'innovazione e la crescita delle aziende, ha ora "32 miliardi di fatturato distribuito in più di 30 settori", con un trend in crescita.

Iniziato nel 2012 con 30 società italiane, Elite ne comprende oggi 389 (243 Italia, 78 UK, 68 internazionali) in 23 paesi, per un totale di 130 mila dipendenti. Guardando alla sola Italia, sono 12 mila i lavoratori delle aziende Elite, "una vera e propria multinazionale - sottolinea Luca Peyrano, Head of continental Europe London Stock Exchange Group - che nel nostro paese sarebbe al quarto posto per numero di dipendenti".

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Inoltre Elite si è aperta anche all'Africa: il 6 aprile sono state presentate le prime 12 aziende marocchine che entrano nel programma della Borsa Italiana, grazie alla partnership con il Casablanca Stock Exchange. La borsa marocchina diventerà un hub per tutto il West Africa.

"Il mese di aprile - sottolinea Peyrano - è stato un mese record: con le nuove aziende del gruppo europeo e con il Marocco sono 73 le nuove adesioni". Altra novità, l'ingresso di Deutsche Bank e BNL gruppo BNP Paribas in Elite Lounge, l'ambiente creato per offrire alle banche corporate a livello domestico e internazionale un percorso differenziale ed esclusivo per i propri clienti all’interno di Elite.

La Borsa guarda anche alla tecnologia e rilancia anche 'Elite Connect', il professional social network creato per permettere alle aziende di comunicare in rete. Prima disponibile solo per le imprese quotate in borsa, ora sarà aperto a tutti.

"La community di Elite è una realtà sempre più globale - chiude Peyrano - con società provenienti anche da paesi extraeuropei come Israele, Russia, Turchia e Marocco. Le società italiane, che continuano ad aderire numerose a Elite, possono così beneficiare di un network internazionale di aziende, advisor e investitori. Siamo felici di dare il benvenuto a queste nuove aziende che oggi intraprendono un percorso di crescita ambizioso e pensato appositamente per loro".