6 nov 2014
Elisabetta Franchi bandisce la piuma d'oca continuando la sua politica di rispetto degli animali avviata da tempo
6 nov 2014
A seguito dell’incontro del 21 Gennaio 2014 con Simone Pavesi, responsabile LAV campagna pellicce, Elisabetta Franchi era venuta a conoscenza delle atrocità subite dagli animali a cui vengono strappate le piume ancora vivi. Nonostante la produzione di quasi tutta la collezione Autunno-Inverno 2014/2015 fosse già stata avviata, la designer fece il possibile per bandire l’uso delle piume, riuscendo ad intervenire su 3 piumini e sostituendo i materiali di origine animale con materiali cruelty free.
Questi capi sono attualmente in vendita, presso le boutique e rivenditori, corredati di un apposito cartellino dove viene segnalato il trattamento subito dagli animali e la scelta etica di Elisabetta Franchi. La Franchi ha inoltre fatto sapere che tutte le sue collezioni, da oggi in poi, non utilizzeranno piume di origine animale, ma solo materiali sintetici di prima qualità, adottando sistemi innovativi e sperimentali.
Proseguendo sulla strada di una moda ‘cruelty free’, il brand continua a promuovere politiche di commercio che rispettino i diritti degli animali: bandita dalle collezioni anche l’angora, prelevata dagli animali con tecniche crudeli e lesive della dignità. Già dalla FW12 è stata eliminata la pelliccia vera, in conformità al progetto “Fur Free Retailer Program”.
Le politiche commerciali di Elisabetta Franchi prevedono infatti una continua collaborazione con LAV, per la definizione di scelte concretamente responsabili e sostenibili, e pertanto con una graduale sostituzione dei materiali di origine animale. Oltre ai progetti “Love Dogs” e “Naked Truth”, creati per sensibilizzare contro l’abbandono e il maltrattamento degli animali, la maison ha dato vita all’iniziativa di Dog Hospitality (prima azienda in Italia che permette ai propri dipendenti di portare in ufficio gli amici a quattro zampe).
Nel 2014, infine, Elisabetta Franchi ha sostenuto il progetto Enpa “A nudo per amore”, realizzando uno speciale taccuino il cui ricavato è stato interamente devoluto in favore dei canili. “La mia priorità è da sempre il rispetto dell’ambiente e degli animali, anche rinunciando a una parte importante del fatturato soprattutto in quei paesi dove la pelliccia è uno status symbol. Oggi il vero lusso è scegliere di salvaguardare il nostro pianeta e la sua natura, per questo porto avanti da anni il mio progetto di moda alternativa” ha dichiarato la designer.
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