16 giu 2014
Eleventy prosegue in Italia e Cina lo sviluppo retail
16 giu 2014
Il marchio di abbigliamento fondato nel 2006 a Milano da Marco Baldassari, Paolo Zuntini e Andrea Scuderi continua il consolidamento del presidio del mercato italiano, sia perché Eleventy sostiene il Made in Italy e il lavoro in Italia con un impegno e un sostegno fattivo, sia perché il Belpaese è considerato dal brand un territorio importantissimo come trampolino di lancio del Made in Italy per i mercati di tutto il mondo.
Eleventy, che punta a rendere sempre più selettiva e mirata la sua distribuzione, aprirà infatti il prossimo settembre uno store a Napoli in collaborazione con la boutique "Maxi Ho", con una nuova formula di retail, mentre la prossima primavera 2015 sarà il turno di Ischia.
Mentre continua l'attenzione ai mercati di Corea e Giappone per realizzarvi future inaugurazioni, Eleventy posa una bandierina anche nel mercato cinese. Nell'ottobre prossimo vi sarà la prima apertura nella città di Huizhou City, nella provincia di Guangdong, ma prima, in settembre, vedrà la luce lo shop-in-shop Eleventy all’interno di "Estnation".
"Da parte del cliente c'è sempre più richiesta della verità, sapere ciò che c’è dietro un prodotto, apprenderne la storia", ha spiegato Marco Baldassari, sempre molto attento alla questione prezzi equi/valore reale e ai principi di etica, responsabilità, rispetto, che punta a mettere in pratica con il suo brand, per far sì che il valore dei suoi prodotti rispecchi quello intrinseco dei suoi abiti, giacche, pantaloni, accessori, e cioè che i prezzi finali praticati da Eleventy siano davvero equilibrati.
"Del resto tutti sanno che una giacca costa mediamente dai 300 ai 600 euro. Se la proponi a 1.000 il consumatore non ci vede chiaro", continua Baldassari. "Sarebbe molto più facile lavorare all’estero; abbiamo scelto, invece, di offrire l’eccellenza e quindi i nostri prezzi sono veri come lo sono i nostri tessuti, pregiati e confortevoli, e la nostra impeccabile confezione», precisa il fondatore di Eleventy, tenendo a ricordare come i prodotti della sua azienda siano tutti realizzati in Italia e quindi debbano "sopportare" salari e stipendi di livello italiano.
Il principale target di riferimento di Eleventy è l’uomo dai 25 ai 54 anni, di classe socio-economica media-superiore e superiore. La rete commerciale del brand è composta da un team di 15 professionisti tra Italia ed estero. Eleventy è distribuito in Italia in 5 flagship store. Un accordo con due dei partner più importanti dei mercati asiatici, garantisce un piano di aperture di 12 flagship in Corea entro il 2016, 5 flagship in Giappone entro lo stesso anno e nella Greater China l’apertura di flagship Eleventy a Hong Kong, Macao, Singapore e Taiwan come prime tappe. Nei multibrand store, Eleventy può contare su una rete di 300 punti vendita in Italia e 150 all’estero. Intanto, si è appena conclusa la campagna vendita della pre-collezione del marchio milanese, che ha messo a segno un +40% rispetto allo scorso anno.
Fra le novità di collezione primavera-estate 2015 che Eleventy presenta al Pitti Uomo dal 17 al 20 giugno prossimo ci sono la running interpretata in disinvolto abbinamento a capi formali, il pantalone camouflage accostato alla giacca e alla cravatta o l’utilizzo di materiali stretch per l’abbigliamento elegante, dalle giacche al panciotto. Panciotto elaborato nei tessuti più vari, tra i quali spicca il denim. La proposta è di indossarlo come sotto-giacca o come sostituto di questa.
Il pantalone è stato completamente rivisitato concependolo con una doppia pence nella maggior parte dei modelli. La scarpa classica cede alla tripla stringa, offerta in tono, o in alternativa, nella tonalità rossa o bluette. Le polo dal taglio giovanile si presentano con una sfumatura slavata, invecchiata. I colori sofisticati si scostano da ciò che è considerato commerciale, proponendo il verdone in abbinato al sabbia o il terra bruciata al marrone, e viene suggerito l’utilizzo di materiali diversi, più che di colori diversi, proponendo il denim e la pelle come prevalenti.
Le cinture riprendono lo stile anni ’80, La maglieria riprende la leggerezza delle polo, proponendosi nei materiali freschi come il lino con geometrie rielaborate e rivisitate, come quelle di tutta la linea.
Gli abiti vengono confezionati secondo la tradizione della sartoria di scuola napoletana. Per la camiceria è stata sviluppata una piccola collezione di fatto a mano, con tessuti cimosati. La nappa plongè è invece il materiale adoperato per i capi in pelle. Per le giacche, al contrario, è stato scelto di utilizzare il cachemire al 100%, in tre varianti di colore (cacao, blu e beige). Punta di diamante della collezione è il pantalone 100% lino effetto denim, con una silhouette totalmente rivisitata.
Elena Passeri e Gianluca Bolelli
Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.