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Pubblicato il
9 gen 2020
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Ecoalf continua l’espansione estera e sviluppa strategie green sull’Italia

Pubblicato il
9 gen 2020

L’azienda spagnola che disegna e commercializza prodotti tessili e accessori fatti con materiali riciclati (come bottiglie in Pet, reti da pesca, pneumatici usati, capsule di caffè post-consumo e cotone post-industriale) continua l’espansione estera con nuove aperture di negozi, sviluppa una strategia produttiva eco-sostenibile in Italia come nella natìa Spagna e registra un’esplosione del fatturato, arrivato a superare nettamente la doppia cifra in milioni di euro.

Javier Goyeneche allo stand Ecoalf di Pitti Uomo 97 - G.B. - FashionNetwork.com


“Stiamo cercando di espanderci in Italia, perché è un Paese super importante per la moda e perché riteniamo rappresenti una vetrina dalla quale mostrarsi a tutto il mondo”, racconta a FashionNetwork.com Javier Goyeneche, presidente di Ecoalf, azienda che lui stesso fondò nel 2009. “In particolare abbiamo in cantiere l’apertura il prossimo agosto di un negozio Ecoalf che venderà tutte le nostre linee per uomo e donna presso “Green Pea”, il nuovo progetto di centro commerciale eco-sostenibile di Oscar Farinetti”.
 
Già soprannominato “l’Eataly del verde”, nell’intento dell’imprenditore piemontese il progetto rappresenterà un “superstore della sostenibilità”, un grande negozio dedicato all’abbigliamento e all’arredamento eco-friendly, che porterà il concetto alla base del suo famoso supermercato con prodotti di qualità anche ai settori della cosmetica e dell’oggettistica. L’edificio, della superficie di 10.500 metri quadrati, ormai quasi ultimato, è stato costruito a Torino a fianco del primo store Eataly aperto 12 anni fa nell’ex sede della Carpano, a due passi dal Lingotto.

Primo marchio spagnolo di moda ad essere stato certificato B-Corp, Ecoalf implementerà anche in Italia il progetto “Upcycling the Oceans”, che in Spagna lo vede collaborare con oltre 3.000 pescatori di 45 località portuali. “Questi lasciano a noi i rifiuti, plastici e non, che rimangono intrappolati nelle loro reti da pesca”, riferisce Goyeneche, che ora sta sviluppando la medesima strategia anche nello Stivale. “Nei primi giorni di gennaio siamo partiti a collaborare con le prime 40 barche di pescatori di 4 porti italiani, tra i quali Porto Santo Stefano e Porto Ercole, cui presto seguirà Civitavecchia. L’intento finale è di arrivare a 45 porti e 3.000 pescatori totali anche in Italia. E infine, con tutta la plastica riciclata d’Italia realizzare i prodotti direttamente in Italia, come già facciamo in Spagna”, afferma orgoglioso, mentre ci mostra una calzatura sportiva ottenuta interamente a partire da bottigliette di plastica e alghe pescate nei mari spagnoli. “In pratica, dove gli altri vedono solo spazzatura, noi vediamo materiale grezzo di alta qualità per realizzare i nostri prodotti finiti”.

Desigual ha lanciato una collezione eco-sostenibile con Ecoalf


Goyeneche intende potenziare la rete degli attuali 5 agenti di Ecoalf in Italia e di portare i 40 negozi in cui il brand è distribuito nel Bel Paese fino a 100 al termine del 2020. Nel mondo, Ecoalf è invece venduto in 1.220 multibrand complessivi, ma nei piani dell’imprenditore spagnolo c’è di arrivare a 1.500-1.600 alla fine di quest’anno. “Germania, Austria e Scandinavia sono le nazioni più cresciute nell’esercizio 2019: vi abbiamo raddoppiato il fatturato”, puntualizza il fondatore.
 
Il fatturato di Ecoalf nel 2019 è arrivato a 20 milioni di euro, un dato addirittura triplicato rispetto al 2018. La Spagna, dove il brand vanta 16 shop-in-shop presso i grandi magazzini della catena El Corte Inglés e negozi monomarca a Barcellona e Madrid, è il primo mercato di Ecoalf con il 55% del dato grazie a questa diffusione retail, ma a livello wholesale la nazione d’origine del brand genera solo il 20% dei ricavi. Altri monomarca Ecoalf sono attivi a Berlino (il primo negozio estero del brand, inaugurato nel 2017) e Amsterdam, appena aperto a fine 2019 su 140 mq in Utrechtsestraat, “ma il 16 marzo apriremo il prossimo a Tokyo”, rivela Goyeneche. 

Infatti, proprio verso la fine del 2019, Ecoalf è approdato in Giappone, espandendo così il business per la prima volta al di fuori dei confini europei, grazie alla firma di un accordo distributivo con l’azienda locale produttrice di abbigliamento uomo/donna e accessori Sanyo Shokai, attiva nel settore dal 1943 e presieduta da Isao Iwata.
 
Con questo accordo, Ecoalf punta a far crescere il mondo della moda sostenibile in Giappone seguendo una strategia omnichannel fatta di negozi di proprietà, store online e distribuzione wholesale.

Ecoalf per Desigual - Desigual - Facebook


Infine, Ecoalf ha realizzato una capsule collection con il connazionale Desigual, che si compone di capi in materiali (lana, cotone, nylon) al 100% riciclati, tra zaini, cappelli bob double-face, giacche a vento o scarpe con tomaia derivata da fibre ricavate da 5 bottiglie di plastica ripescate dai fondali marini. Ispirato dall’approccio di Ecoalf, Desigual ha inoltre annunciato che le sue future collezioni Primavera-Estate 2020 e Autunno-Inverno 2020/21 saranno composte rispettivamente dall’11% e dal 20% di capi prodotti con tessuti riciclati.

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