ESW: il DTC batte i marketplace tra i giovani consumatori transfrontalieri
Può sembrare che in questi giorni siano i marketplace a dettare legge nell’universo del retail, ma una nuova ricerca afferma che i consumatori facenti parte delle generazioni dei Millennials e della Gen Z in realtà preferiscono acquistare direttamente dagli e-commerce dei brand piuttosto che dalle grandi piattaforme di mercato quando fanno acquisti oltre confine.
Il fornitore di soluzioni di e-commerce Direct-To-Consumer (DTC) ESW ha intervistato più di 14.000 consumatori in 14 nazioni e ha scoperto che il 60% della Gen Z e il 63% dei Millennials sono più contenti di acquistare direttamente quando fanno acquisti a livello internazionale.
Perché amano così tanto il DTC? Circa il 73% dei Millennial e il 69% degli acquirenti della Generazione Z intervistati ritengono che lo shopping in questo modo offra loro un'esperienza più personalizzata, con offerte e promozioni mirate alle loro preferenze. Anche molti consumatori più attempati sembrano essere d'accordo, sebbene non in numero così elevato (63% della Gen X e 50% dei Baby Boomers).
È una ricerca importante per chiunque venda a clienti internazionali, dato che la Gen Z (51%) e i Millennials (50%) sono i due gruppi demografici che hanno maggiori probabilità di fare acquisti transfrontalieri. E i Millennials mantengono la loro posizione di compratori dai volumi d’acquisto più alti, con il 17% di loro che effettua oltre 11 acquisti cross-border in un anno. Sono seguiti da vicino dalla Gen Z (15%) e si collocano ben davanti alla Generazione X (7%) e ai Baby Boomers (5%).
Demograficamente, i Paesi con il maggior numero di acquirenti transfrontalieri - Emirati Arabi Uniti (66%), Cina (60%) e Corea del Sud (57%) - hanno anche il numero maggiormente elevato di consumatori più giovani, il che è indicativo del potenziale di acquisto latente dei clienti della Generazione Z.
“Per il terzo anno consecutivo i nostri dati hanno mostrato che più giovane è il consumatore, più è probabile che acquisti oltre confine, rendendo la strategia di e-commerce internazionale un’assoluta necessità per i retailer e i marchi che hanno come target queste fasce di popolazione”, ha affermato Natashia Redfern, direttrice delle vendite di ESW.
“Inoltre, le preferenze di acquisto dei consumatori più giovani indicano che i rivenditori e i marchi devono adottare una solida strategia di e-commerce DTC e di contenuti per rimanere sia attraenti che competitivi in futuro”.
Fiducia e social media
Altre rilevazioni concludono che gli acquirenti della Gen Z e dei Millennials hanno un maggiore grado di fiducia nei confronti dei rivenditori online situati al di fuori del loro Paese d'origine, circa il 30% in più rispetto alla Gen X e il doppio rispetto a quello dei Boomers.
E mentre i social media rimangono il canale dominante per la scoperta dei prodotti, l’esperienza fisica in negozio si piazza terza, evidenziando l'importanza continua delle capacità multicanale.
Nel frattempo, i consumatori della Gen Z e dei Millennials utilizzano mediamente tre piattaforme di social media per la scoperta dei prodotti, che scendono a due per gli acquirenti della Gen X e a una per i Baby Boomers. I dati rivelano anche una correlazione diretta tra il numero di canali social utilizzati e il numero di volte in cui i consumatori hanno acquistato online. Gli intervistati che effettuano più di 11 acquisti online all'anno accedono in media a tre canali di social media, mentre quelli che effettuano meno di 10 acquisti all'anno sono attivi su due canali social.
Tra i consumatori più giovani della Gen Z, le prime tre piattaforme di social media per la scoperta di prodotti sono Instagram (52%), YouTube (51%) e TikTok (43%). Facebook è meno importante per la Generazione Z (34%). I primi tre canali di social media dei Millennials sono YouTube (46%), Facebook (45%) e Instagram (44%). TikTok è meno importante per loro (32%).
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